Il fenomeno mediatico della cosiddetta “Madonna dei Debitori” che ha ispirato, in qualche modo, Padre Ernesto Santucci, nella sua lettera aperta a Papa Francesco, da noi riportata qualche giorno fa, ha adesso avuto eco nel mondo Ortodosso, con la realizzazione da parte di uno dei più famosi iconografi contemporanei, Stefanos Armakolas, della versione ortodossa della Madonna dei Debitori, appunto.
Quest’icona, rappresenta probabilmente la realizzazione del sogno ecumenico sdebitista di Padre Ernesto Santucci, che sin dall’inizio della storia della Madonna dei Debitori, ritrovata a Bassano Romano, ha creduto nel potenziale di tale immagine tanto da dedicarle, in Albania, nel 2014, una chiesetta ecumenica, aperta, appunto ai Cristiani di ogni confessione per pregare affinchè la Madonna interceda per la remissione dei debiti globali, secondo i dettami del Pater Noster, che cita appunto testualmente la remissione dei debiti.
Papa Francesco non sembra aver ancora risposto all’appello, ma certamente questa presa di posizione del mondo ortodosso, anche se non religiosa, e puramente artistica, verso le idee sdedibitiste di Padre Ernesto Santucci, fa ben sperare in tal senso. C’è bisogno di unione fra i Cristiani, infatti, in questo momento storico così particolare, nel quale arriva anche la decisione del presidente turco, Erdogan di riportare la chiesa di Santa Sofia ad Istanbul, sotto l’egida musulmana come moschea, fatto che ha suscitato perplessità verso il Papa, da parte degli Ortodossi direttamente chiamati in causa, per non essersi espresso subito con parole chiare e nette di condanna riguardo la decisione di Erdogan. Speriamo quindi che la Madonna dei Debitori, in attesa di compiere la missione di sdebitamento globale, alla quale, è stata chiamata, inizi a fare un primo miracolo, salvando la chiesa di Santa Sofia dall’islamizzazione.
Luca Monti