Giocheremo d’anticipo con ben 5 tumori in un futuro molto prossimo e sarà questa la carta vincente per arrivare in tempo, in assenza di sintomi, a sconfiggerli. E non saranno necessarie neanche indagini invasive o sofisticate, al contrario basterà un semplice prelievo del sangue che, debitamente analizzato, metterà in evidenza i segnali, estremamente precoci, di un cambiamento in atto nel modo in cui si replica il Dna.
La tecnica – messa a punto dall’Università di San Diego, in California – va infatti a cercare nel sangue le firme della metilazione, ossia del processo che in condizioni normali accompagna la replicazione del Dna, ma che in presenza di tumori può subire delle alterazioni.
Questa pratica, chiamata PanSeer, riconosce precocemente nel 91% dei casi, i tumori di stomaco, esofago, colon retto, polmoni e fegato in persone senza sintomi e in futuro potrebbe entrare nella routine delle analisi di controllo.
La ricerca internazionale, coordinata da Kun Zhang dell’Università statunitense e pubblicata su Nature Communications avrà importanti ricadute sulla sopravvivenza dei malati di tumore grazie alla diagnosi molto precoce, che permette di intervenire con farmaci o con la chirurgia quando il tumore è agli inizi della sua formazione.
Sono stati per i momento testati 605 individui asintomatici, a 191 dei quali in seguito è stato diagnosticato un tumore. A questi test si sono aggiunti quelli condotti su 223 persone con tumore e su 200 tessuti tumorali.
Il risultato è stato incoraggiante perché ha dimostrato di poter fare una diagnosi per cinque forme molto diffuse di tumore – allo stomaco, esofago, colon retto, polmoni e fegato – che, se trattate con largo anticipo, possono sicuramente essere sconfitte sul nascere garantendo ai malati la guarigione. Daniela Gabriele