“Infine presentiamo ai lettori di Mondoliberonline la precisa relazione del Prof Pietro Di Paolo che auspichiamo sia oggetto di dibattito parlamentare per il bene del Popolo Italiano. Relazione comprensibile anche ai non addetti ai lavori, e a maggiore ragione agli Esperti d’Economia. Ad oggi dal bilancio del 2019 della Banca d’Italia siamo con un patrimonio netto di 763 miliardi.”
Con queste parole, Mario Molinaro, introduceva la relazione tecnica del Professor Pietro Di Paolo, che, come abbiamo detto, ha collaborato nella scorsa legislatura con l’allora Senatrice Blundo, alla stesura di una proposta legislativa, volta a tassare, in pratica le rendite della banca d’Italia, che permetterebbe di reperire i fondi sufficienti a coprire abbondantemente la crisi economica, senza ricorrere ad indebitamento esterno coi vari Mes e Recovery Fund. Se già all’epoca, parliamo del 2018, la proposta politica della Senatrice Blundo, era del tutto ragionevole, oggi diventa addirittura ineludibile, e qui sorge una domanda spontanea: Perchè non si è dato seguito allora, a tale proposta, che è fattibile anche tecnicamente, come dimostra la relazione del Professor Di Paolo? Non è nostro compito, ovviamente dare risposte alle quali deve pensare la politica, ma certo è lecito porsi tale domanda. Della relazione tecnica molto dettagliata e complessa, abbiamo realizzato un pdf che chiunque può scaricare cliccando sul seguente link per consultarla tranquillamente.
Iniziativa-di-politica-monetaria-Dott-Di-Paolo-MONDOLIBERONLINE1 (1)
Abbiamo tuttavia deciso di pubblicare la breve premessa del Professor di Paolo: “Lo studio risente del fatto che la crisi economica gravissima indotta dal corona Virus non era nemmeno all’orizzonte e le valutazioni macroeconomiche presenti nel testo riguardano le crisi normali e non il blocco delle attività economiche per decisione politica inteso a salvaguardare la nostra salute. Ho inserito alcuni elementi per avvicinare il testo ai problemi nuovi che la crisi attuale pone. Occorrerebbe inoltre aggiornarlo con la relazione della BI del 2019, ma sarà pubblicata soltanto a fine maggio, ed anche il testo della BI risulterà non pienamente adeguato alla situazione presente, del tutto inedita rispetto al passato. L’esigenza di soccorrere famiglie e imprese colpite dalla crisi richiede impegni finanziari pubblici rilevanti, siamo già nell’ordine di 80 mld di euro. E’ un impatto che potrebbe essere devastante per la finanza pubblica, già si prevedono una caduta del Pil del 9-10% e un debito pubblico che raggiungerà il 150-160% del Pil, percentuali impensabili fino a pochi mesi fa. E’ un indebitamento così alto che potrebbe esporre il nostro paese anche a possibili attacchi speculativi dopo la fase di emergenza sanitaria e di sostegno della BCE. E’ una crisi straordinaria che ha bisogno di risposte straordinarie, ma risposte fattibili che non richiedono modifiche dei trattati europei, difficili da ottenere per l’assetto istituzionale basato sull’unanimità dei paesi aderenti all’Unione. E’ possibile uscire dalla crisi senza l’aumento del debito pubblico e senza l’aumento della pressione fiscale sui cittadini. Quella che segue è una proposta possibile. L’imposta sul patrimonio da emissione monetaria della Banca d’Italia L’idea nasce dallo studio delle relazioni che la Banca d’Italia pubblica entro il 31 maggio di ogni anno sulla sua attività istituzionale.”
Come si può capire, si tratta di un’idea di politica economica, altamente innovativa, e dagli importi rilevanti, perchè se il Consiglio dei Ministri, pensa ad uno scostamento di bilancio di 25 miliardi di Euro per fare fronte alla crisi, nella proposta dell’ex Senatrice Blundo, vi è oltre dieci volte tanto, e pronta cassa, ed urge quindi capire quali meccanismi politici e/o burocratici, impediscono lo sblocco di così ingenti risorse, che rappresenterebbero se rese disponibili davvero, una panacea per i mali della nostra economia, e senza umiliare il nostro Paese in Europa. Invece di firmare cambiali in bianco, diamo veramente uno scatto d’orgoglio all’Italia, dando spazio qualche volta alle idee innovative, anzichè continuare con politiche vecchie che sanno solo d’ideologismi che sarebbe ora di consegnare alla storia, se non vogliamo che essa cancelli il nostro Paese, ed i millenni di cose belle che i nostri avi ci hanno insegnato e tramandato. Insomma, noi Italiani siamo genio allo stato puro, non abbandoniamoci alla meschina mediocrità cui ci vorrebbero condannare i complessi d’inferiorità altrui. Exsurgat Magica Italia!
Luca Monti
Io aderisco, a titolo personale, alla campagna #Dubitoergosum a difesa della libertà di stampa e d’opinione, contro la censura