Il nuovo videoclip “Fragile” di Max Nardari, realizzato durante il lockdown con Emiliano Leone è stato premiato con il Best Visual Effects al Vesuvius International Monthly Film Fest. Un video girato con immagini forti e talvolta drammatiche, portandoci in una profonda riflessione: il nostro pianeta in pericolo e sofferente che ha ripreso a respirare e a vivere. Il regista ha voluto fortemente celebrare il suo percorso artistico in questa nuova esperienza transmediale. Max Nardari è un regista, sceneggiatore, produttore e cantautore, dopo la laurea al Dams di Bologna si trasferisce a Londra per due anni e frequenta i corsi della Royal Academy of Music per studiare chitarra, pianoforte e canto seguendo il metodo Voice Craft di Jo Estill. Trasferitosi a Roma si diploma in regia presso la Nuct di Cinecittà e successivamente si diploma anche in sceneggiatura presso la Rai. Inizia la sua carriera alternando la sua attività di filmmaker con quella di autore musicale scrivendo e collaborando con diversi artisti italiani fra cui Raf, Fabrizio Moro, Paola & Chiara, Andrea Mirò, Simonetta Spiri.
Nel 2003 fonda la sua casa di produzione cinematografica Reset Production srl con cui produce e dirige vari film, cortometraggi, documentari, videoclip musicali e spot, collaborando anche con società di Milano come Filmaster e Brw & Partners. E nel 2015 dirige il suo primo lungometraggio, un film co-prodotto da due case di produzione italiane e due russe, con il titolo Liubov Pret-a-Portè (“Di tutti i colori” versione italiana) aggiudicandosi vari premi in molti festival. Nel 2016 Max scrive dirige e anche produce la commedia “La mia famiglia a soqquadro” con l’anteprima internazionale al Tokyo International Film Festival. Durante la 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia viene premiato anche con il prestigioso Leone di Vetro come miglior regista ed eccellenza veneta. Da ottobre 2018 è nominato direttore artistico del Festival del cinema Italo Russo Premio Felix che si svolge ogni anno al celebre Cinema Anteo di Milano. E dal 2019 viene nominato direttore artistico di Sabaudia Studios, lo storico Festival della commedia italiana di Sabaudia (LT) .
Quest’anno debutta come cantautore con il suo nuovo singolo in inglese dal titolo Fragile, distribuito da The Orchard (Sony Music). Il singolo è accompagnato da un videoclip in animazione sul tema ecologico del pianeta dopo la pandemia causata dal coronavirus, con la co-regia dello stesso Nardari insieme a Emiliano Leone, esperto in visual effects. Il testo di Fragile racconta un uomo che utilizza la propria fragilità come risorsa, anche se in realtà il vero protagonista è il mondo, devastato dai nostri egoismi, che l’hanno portato alla sua distruzione. Un pianeta che invita gli uomini a risvegliarsi, ripartendo proprio dalle loro fragilità.
Max Nardari, oltre alla carriera da regista e produttore cinematografico, ha sempre affiancato l’amore per la musica e dopo aver vinto questo importante premio ci spiega rispondendo alle nostre domande:
Come è stato vincere un premio cosi presto dall’uscita del tuo nuovo singolo Fragile al Vesuvius International Film Festival ?
“Vincere il Best Visual Effects al Vesuvius Internaional Monthly Film Fest è stato sensazionale. Un festival con tanti film, corti e video clip. È stata una bellissima conferma per la nostra produzione e la mia società Reset Production che ha realizzato negli ultimi anni molti lavori premiati in varie manifestazioni internazionali tra cui il prestigioso Leone di Vetro a Venezia. E poi vincere un premio con un mio disco è stato qualcosa di eccezionale. Una grande soddisfazione personale.”
Il video è stato girato durante il lockdown insieme a Emiliano Leone uno dei massimi esperti in animazione ed effetti visivi. Come nasce il progetto ?
“Il video clip è stato girato durante il periodo della quarantena, un lavoro che ha visto impegnato un intero team. E poi con Emiliano bravissimo con le integrazioni di effetti speciali. Un grande professionista che ha lavorato in videoclip importanti con artisti del calibro di J-Ax e Fedez. Ha fatto lavori anche in 3d. Con lui ci conosciamo dal 2009. Durante il lockdown eravamo disperati e abbiamo pensato di fare un video insieme. Ci siamo sentiti su Skype ed io mi sono proposto per la regia. Cosi, è iniziato questo bellissimo progetto insieme.”
Nel videoclip vediamo alcune immagini forti e drammatiche riprodotte in chiave fantasy. Perchè avete scelto tale modalità?
“In chiave fantasy come un quadro di Salvatore Dalì. Ci sono immagini drammatiche in questo video che può sembrare una Gotham City di Batman. Poi, si vede il personaggio che dal grattacielo non è li per suicidarsi ma bensì per aggrapparsi ad un’ancora di salvezza. E per dire che forse stiamo uscendo dal coronavirus. Ma il tema principale è la sofferenza del pianeta. Si può considerare un prodotto transmediale per dire sono tornato a fare musica, anche se la mia immagine non appare in maniera manifesta. L’utilizzo di un’animazione tra fantasy e realtà è stato scelto anche come risposta a un periodo di lockdown in cui tutto era fermo.”
Il messaggio di Fragile si propone di trasformare la sofferenza in speranza dimostrando come le fragilità di ciascuno possano diventare forze. Possiamo considerare anche un messaggio autobiografico ?
“Certamente quando sono arrivato a Roma, molti non credevano in me perchè venivo da Treviso. Quindi è stata dura prima di inserirmi. Questo video è un inno per dare valore a quelle persone che possono apparire deboli. Quindi qui il tema della fragilità viene inteso come una grande forza che aiuta a raggiungere l’obiettivo. A volte chi è troppo buono viene anche scartato, ma in realtà è una persona solamente a modo e tranquilla. Bisogna dare più valore alle persone conoscendole in profondità prima di giudicare. Stiamo vivendo un’era epocale durante questa pandemia dove ci sarà più coscienza, stanno cambiando i valori e il modo di ragionare.”
Qual è il tuo prossimo obiettivo musicale ?
“Un nuovo videoclip con un brano dance per il mercato internazionale che segue l’uscita di Fragile e che anticipa l’album in uscita a fine 2020. E poi un bel musical dove il mondo del cinema e della musica si incontrano. Il mio sogno è realizzare un La La Land all’italiana”.
di Marcello Strano