Come tutti sanno, una delle principali partite politiche del Governo, se non addirittura il vero banco di prova per la tenuta dello stesso, si giochera’ a settembre, proprio tra i banchi, quelli scolastici. L’indecisione nella gestione delle problematiche del mondo della scuola, derivate dall’emergenza sanitaria, da parte del Ministro dell’Istruzione, Azzolina, hanno messo in moto una galassia di soggetti, a vario titolo contrari alle linee guide ondivaghe sulla riapertura scolastica a settembre. Uno di questi soggetti, e’ un movimento di mamme, che ha trovato una delle voci, tra le nonne, che come sappiamo sono due volte mamme quindi battagliere come leonesse verso chi tocca i propri cuccioli. Ecco quindi che vogliamo raccontarvi la storia della Signora Maura Granelli, ormai conosciuta in rete come Nonna Maura, che nel silenzio assordante dei media, a ferragosto, invece di stare sotto l’ombrellone in qualche spiaggia della sua Liguria, ha deciso di dare voce alle mamme di tutta Italia, mettendosi in marcia, a piedi, verso Roma, dove conta di arrivare domani pomeriggio. Queste sono le tappe pianificate ed affrontate da Nonna Maura:
Partenza 15 agosto da Genova:
– Sori
– Recco
16 agosto
– La Spezia
– Sarzana
18 agosto
– Massa Carrara
19 agosto
– Pisa
20 agosto
– Livorno
– Follonica
22 Agosto
– Castiglione della Pescaia
23 agosto
Marina di Grosseto
25 agosto
– Civitavecchia
26 agosto
– Ladispoli
– Fregene
27 Agosto
Fiumicino
28 agosto
Roma.
L’abbiamo raggiunta telefonicamente durante una di queste tappe, e ci ha rilasciato la seguente intervista:
“La mia azione non ha alcuna connotazione partitica, risponde solo all’esigenza di protestare pacificamente contro determinate scelte del Governo, in materia di ripresa dell’attivita’ scolastica, che appaiono del tutto assurde, e che insieme ad un gruppo di mamme e nonne di tutta Italia, abbiamo trasformato, appunto, in azione. La mia marcia verso Roma, infatti e’ servita a sensibilizzare tanta gente sulle problematiche reali della scuola che non puo’ essere messa davanti alla scelta forzata tra sicurezza e finta normalita’. Cosa voglio dire con questo? Semplicemente che se la sicurezza deve tradursi in un uso costante delle mascherine e del distanziamento, come unica alternativa al ritorno alla didattica a distanza, a scapito della sana socialita’ dei nostri figli, e nipoti, bhe’ non possiamo essere d’accordo. Occorre quindi trovare soluzioni di buon senso che permettano di garantire la sicurezza, senza condannare le nuove generazioni ad un futuro da automi privi di socialita’, emozioni e sentimenti che nascono anche, e soprattutto in eta’ giovanile ed in ambito scolastico. Malgrado sia stata dura camminare per tanti giorni senza allenamento, sono contenta perche’ ho contribuito nel mio piccolo a tenere alta l’attenzione su questo argomento, ed ho trovato solidarieta’ ed aiuto logistico organizzativo, oltre ogni immaginazione. Il 28 agosto arrivero’ a Roma, mi riposero’ qualche giorno nelle belle campagne romane, e poi saro’ di nuovo nella capitale, il 5 settembre insieme a tante mamme e nonne d’Italia per una manifestazione pacifica ed itinerante. Non essendo come detto un movimento politico ne’ volendo diventarlo, non abbiamo delle figure di riferimento, quindi non occuperemo nessuna piazza, ma cammineremo sui marciapiedi, a piccoli gruppi, nel rispetto delle regole, riconoscibili solo per qualche dettaglio dell’abbigliamento che renderemo noto dopo averlo deciso. In questo modo potremo essere presenti e visibili, non solo nel centro di Roma, ma anche nella sua periferia amplificando il messaggio che vogliamo portare ai politici, parlando con la gente che incontreremo, esattamente come ho fatto, e sto facendo in questi giorni durante la mia marcia.”
Non possiamo che plaudere all’iniziativa di Nonna Maura, dalla quale traiamo una riflessione. Un tempo le rivoluzioni, pacifiche, o no che fossero, le facevano i giovani, adesso del tutto pacifiche, e condivisibili nelle idee e nel metodo, le fanno le nonne, forse proprio per aiutare i giovani a tornare a farle in futuro, scongiurando la creazione di intere generazioni che un futuro rischiano di non averlo neanche sacrificate sull’altare di un’emergenza sanitaria che non puo’, e non deve femare il mondo ed impedire alle persone di vivere per non ammalarsi.
Luca Monti