In attesa dei soldi dell’Europa, che sembrerebbero tutti “da meritare”, la vittoria del “sì” al referendum sul taglio dei parlamentari pare netta: La maggioranza dei votanti – si è espressa a favore della riduzione di deputati e senatori. Ha detto sì alla riforma costituzionale che taglia i deputati, da 630 a 400, e i senatori da 315 a 200. Ma, tra gli elettori, c’è chi si pone una domanda: E ora cosa succede?
Domani mattina, sarà tutto esattamente come oggi. Nessun parlamentare dovrà fare le valigie o lasciare la sua poltrona, come hanno amato dire nei mesi scorsi i fautori del ‘sì’.
La riduzione avrà effetto a partire dalle prossime elezioni, Ora che i cittadini si sono espressi, alcuni articoli della Costituzione possono essere ufficialmente modificati. La legge c’è, ha l’approvazione popolare. L’Italia votando “si” al referendum per il taglio dei parlamentari “ha fatto un salto nel buio?” Questa potrebbe essere un’altra domanda legittima.
Anna Rita Santoro