Per il politico e specialmente per quello credente, deve valere come regola dell’ agire, la ” prudenza”. La “prudenza” è virtù cardinale, bussola e stella che regola e conforma il nostro agire concreto e di conseguenza etico. Trova un riscontro nel Vangelo, nel passo in cui il Signore dice di essere:”Prudenti come serpenti e semplici come le colombe” ( Matteo, 10-16). La prudenza, pertanto, consiste nel saper discernere con senso di realismo il vero dal falso, il bene dal male, quella che San Tommaso definsce: “Retta norma dell’ azione” e nel libro dei Proverbi si dice: “L’ uomo accorto controlla i suoi passi” (14-15). Perchè questo preambolo?
Perchè in questo momento storico, almeno nel nostro Paese, tutti o quasi sembrano aver smarrito sia la prudenza, che il realismo ( et-et), altra caratteristica tipica del cristianesimo e della quale non possiamo fare a meno. Ci accorgiamo che progressivamente abbiamo smarrito il buon senso, la giustezza e delicatezza delle decisioni e delle dichiarazioni, specialmente nella vita pubblica e nel mondo dell’ informazione. Tutto questo porta, ad una conseguenza : la perdita del senso di responsabilità, in base alla quale ciascuno ha il dovere di dare risposte adeguate alle situazioni sulla base della ricerca del bene comune (questo è tipico della politica e dell’amministratore pubblico). Spiacevolmente questo in Italia non accade da tempo. La maggioranza è rissosa e spesso contraddittoria, ma l’opposizione dal canto suo non opera adeguatamente e non agisce come dovrebbe, anche nella competenza. Quale la risposta che ci si aspetta dalla politica e dai politici specie se credenti? La concretezza. Prima di adottare misure di legge, azioni, decisioni, occorre vedere e considerare se sono realmente possibili. Anche qui ci aiuta il Vangelo ed in particolare Luca, 14: ” Chi di voi volendo costruire una torre non si siede prima a calcolarne le spese, se ha mezzi per portarla a compimento?”. Una saggia indicazione a fare bene i calcoli quando si agisce . Ed anche l’indicazione che la realtà cristiana è una cosa seria, richiede impegno e valutazione prima di sposarla. In conclusione. La prudenza da credenti, politici e medici ci dice che non possiamo ignorare il virus e le sue negative gravi conseguenze, che le misure di protezione vanno osservate e rispettate senza cadere in atteggiamenti di rivoltismo che alla fine si ritorcono porprio contro chi li attua. La concretezza però ci suggerisce anche che non è bene drammatizzare e che è inutile terrorizzare la popolazione con misure e soprattutto informazioni esagerate. La base di ogni scelta sia l’equilibrio tra salute, rispetto assoluto delle libertà individuali ed economia.
Da una nota del Sen. Domenico Scilipoti Isgrò: ” Di Maio faccia di più per i pescatori siciliani sequestrati”.
“Concordo con la presa di posizione del governatore Musumeci sui pescatori siciliani sequestrati in Libia da oltre un mese. Ad oggi il governo sta facendo molto poco, nonostante la promessa di interventi rapidi. Il ministro degli Esteri Di Maio vada in Libia, se del caso coinvolga la comunità internazionale. Questa vicenda dimostra che l’ Italia a livello di politica estera ha scarsa forza di penetrazione. Le famiglie dei pescatori e naturalmente i rapiti , hanno diritto ad una pronta soluzione di questo caso”: lo dice in una nota l’ex Senatore di Forza Italia e Presidente di Unione Cristiana Domenico Scilipoti Isgrò
Alessandro Ungaro