Il 17 Ottobre, nonostante le difficoltà sotto gli occhi di tutti, parte in tournée lo Spettacolo “Dio arriverà all’alba”, l’omaggio ad Alda Merini scritto da Antonio Nobili. Meno le date, meno i posti a disposizione, per garantire la massima sicurezza ma, anche quest’anno, chi vorrà emozionarsi e divertirsi attraverso le vicende raccontate sul palco di una delle più grandi poetesse italiane, potrà farlo.
In scena non solo la poesia, ma soprattutto il quotidiano della “poetessa dei Navigli”. Alda Merini non si è lasciata fermare neanche dalla detenzione manicomiale, continuando a scrivere e a vivere. Una vita un po’ illuminata dai riflettori, un po’ no. Un’esistenza vissuta tra il tentativo di abbracciare la normalità, sottraendosi alla maledizione della poesia, e l’insistere fragile, con sofferenza e ironia, nel dare alla luce sempre nuove produzioni.
La poesia nello Spettacolo “Dio arriverà all’alba” sorge dove non ci si aspetterebbe mai: tra i mozziconi di un posacenere, tra la polvere sui mobili e le cianfrusaglie, sui tasti di un pianoforte. L’Alda Merini che Nobili porta sul palcoscenico è capricciosa, tagliente e divertente. Ma sa fare poesia. Perché la poesia può riflettersi all’esterno, malgrado il vetro sporco dello specchio.
Antonio Nobili ne coglie appieno la natura intima e vera e la restituzione di TeatroSenzaTempo è, a detta della critica, il “perfetto omaggio alla figura immensa di Alda Merini” (Fabrizio Corgnati). Daniela Camarda afferma:«Dio arriverà all’alba è un lavoro delicato, emozionante perché, oltre ad essere un omaggio ad Alda Merini, rivela al pubblico un messaggio profondo, con semplicità e ironia: cogliere la poesia nell’amore quotidiano della vita».
Alessia Di Domenico