Roma, 6 novembre 2020 – «Siamo di nuovo al paradosso. Prima di diventare la maggioranza in Campidoglio i cinque stelle si dichiaravano paladini dell’acqua pubblica e, come tali, approfittavano di ogni occasione utile per protestare contro l’aumento delle tariffe per la fornitura idrica piuttosto che contro la privatizzazione di quello che definivano “bene comune”.
Una volta saliti sul colle, però, hanno cambiato idea pure su questo, tanto che ora, a quasi cinque anni dall’inizio del mandato, la Raggi, nascondendosi dietro la scusa dell’ammodernamento delle reti, propone all’assemblea dei sindaci dell’Ato 2 di aumentare la bolletta del 19% in tre anni.
Inaccettabile e vergognoso, a maggior ragione perché avviene in un periodo particolarmente difficile per la crisi economica e sanitaria che stiamo vivendo. I grillini, che proprio di recente hanno avuto il coraggio di aumentare la Tari del 4%, nonostante la città continui a essere invasa dai rifiuti, smettano di prendersi gioco dei romani e di mettere le mani nelle loro tasche».
Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale, e Federico Rocca, responsabile romano Enti Locali FdI.