“Ai confini dell’Arte” è un progetto ideato e organizzato da Margine Operativo, con la direzione artistica di Alessandra Ferraro e Pako Graziani. È vincitore dell’Avviso Pubblico “Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022”, fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Se c’è un dato unificante nella multiformità delle culture contemporanee è proprio quello dello sconfinamento. Ai Confini dell’Arte è un progetto cross disciplinare che si muove sulle linee di confine tra differenti codici artistici delle performing arts contemporanee e agisce nelle zone di prossimità tra arte e vita. È un progetto attento ai processi sperimentali di creazione e alle opere d’arte “aperte”, in grado di relazionarsi con i contesti con cui entra in contatto. Ai Confini dell’Arte, giunto alla sua quarta edizione, in questo anno segnato dalla pandemia si trasforma e propone un programma riformulato in una dimensione digitale.
Ai Confini dell’Arte mette in rete artisti e progetti della scena contemporanea per produrre, attraverso dei processi partecipativi, 6 workshop rivolti agli Under 30, performance, street photography, fumetti, musica, storytelling e azioni artistiche che si confrontano con un tema del presente e del futuro: “confini/sconfinamenti”. Dove il “confine” non è solo il segno che separa e divide, ma anche una linea in comune, e lo sconfinare è un processo di incontro e di confronto, grazie al quale hanno origine nuovi percorsi. Gli artisti e i progetti coinvolti in Confini dell’Arte e che curano i workshop sono: Alessio Spataro (fumetti), Carolina Farina (street photography), Militant A (musica rap), Luca Lotano & Jack Spittle (Spettatori migranti / attori sociali – storytelling), Francesca Lombardo e Livia Porzio (danza e teatro fisico), Margine Operativo (video).
«Vogliamo vivere questo esodo in luoghi virtuali come un’occasione per costruire uno sconfinamento nei mondi digitali e per sperimentare un’ulteriore espansione della nostra ricerca sulle connessioni possibili tra le performing arts, gli spazi (fisici e virtuali) e i pubblici. Abitare lo spazio digitale per noi oggi rappresenta espandere i nostri luoghi di azione e confrontarci con uno spazio fluido, interconnesso e senza frontiere. Con il festival “Attraversamenti Multipli” dal 2001 sperimentiamo la relazione dei codici artistici contemporanei con gli spazi urbani e con location inconsuete, ora con questa edizione di “Ai confini dell’Arte” esploriamo le possibilità di creare connessioni tra le arti del contemporaneo e gli spettatori in un habitat digitale.» Alessandra Ferraro e Pako Graziani – Margine Operativo.
Alessia Di Domenico