Il sindaco di Napoli De Magistris ha annunciato: “Intitoleremo lo stadio a Diego“.
Diego Armando Maradona è deceduto nel sonno per un arresto cardiocircolatorio all’età di 60 anni, nella sua casa del Barrio San Andres, tra Tigre e Escobar. I soccorritori hanno proseguito le manovre di rianimazione e hanno somministrato a Maradona dosi di atropina e adrenalina, senza però effetto.
Tra le migliaia di messaggi di cordoglio, arriva anche quello di un’altra leggenda del calcio mondiale, il brasiliano Pelé. “Che triste notizia. Ho perso un grande amico e il mondo ha perso una leggenda. Ci sarà ancora molto da dire, ma per ora possa Dio dare forza ai membri della famiglia. Un giorno, spero che potremo giocare a pallone insieme nel cielo“.
Aperta alle 6 del mattino la camera ardente, che sarà accessibile fino alle 16. Si calcola che almeno un milione di argentini potrebbero raggiungere la Casa Rosada. Buenos Aires si prepara a vivere ore a dir poco impegnative, considerata la situazione d’emergenza legata alla pandemia di coronavirus. All’organizzazione della giornata collaborano settori del ministeri della Sicurezza, della Difesa e della Salute. Inizialmente non era stato escluso che la camera ardente potesse rimanere aperta per più di una giornata: questa, secondo le autorità, avrebbe potuto essere la soluzione per ridurre i rischi di assembramenti che appaiono difficilmente gestibili considerata la portata dell’evento.
Redazione