Estratto dalla puntata di ieri, lunedì 25 gennaio 2020, andata in onda su Supernova Amici Tv, canale 24 del digitale terrestre. Presente in studio Mauro Antonini, imprenditore e politico, e in collegamento Diego Righini, presidente federazione PMI Conf Artigianato Roma.
L’iniziativa “Io Apro” appoggiata anche da figure di spicco quali Salvini, Sgarbi e Fusaro, prevede l’apertura dei ristoranti anche a cena, quindi dopo l’orario consentito, in funzione dell’Art1 della Costituzione, che difende il diritto al lavoro.
Presso l’attività “Dar bottarolo” a Tor Marancia, Nel Cuore d’Italia ha intervistato Mauro Antonini, presente alle cene della disobbedienza civile.
“Ormai c’è un lavaggio del cervello da parte del governo” afferma Righini “Dobbiamo essere forti e sostenere queste iniziative, per dare un segnale forte, così la gente prenderà coraggio e inizierà a frequentare questi luoghi e a far ripartire l’economia.”
Diego Righini afferma: “Spetta alla politica garantirci la salute ma anche il lavoro. Se i ristoratori e i baristi per sopravvivere sono costretti a trasgredire alla legge, significa che la politica non sta facendo il suo lavoro. Anche i ristori non sono la risposta giusta, infatti non c’è ancora un piano pandemico in Italia”.
Antonini aggiunge: “In questi mesi i ristoratori hanno preso tutte le misure di sicurezza, sono stati presi in giro dai bandi dell’INAIL, con i fondi esauriti dopo sette secondi durante il click day. I ristori sono insufficienti, non ci coprono neanche le bollette, bisogna ripartire e invito ad avere coraggio, ristoratori e avventori.”
Sono migliaia le attività già fallite. Righini: “Superiamo le migliaia solo nel Comune di Roma, ma a livello nazionale sono 400.000 le imprese fallite. I continui stop and go, sono letali per gli imprenditori, perché ad esempio i ristoratori hanno fatto delle spese che poi sono andate sprecate.”
Antonini, in merito alle multe sulla serata di giovedì presso il ristorante “Dar Bottarolo”: “Eravamo in venticinque, osservando tutte le misure di sicurezza. Le osterie vivono di socialità e del consumo al tavolo e non d’asporto. La polizia ha preso documenti e nominativi, ma l’organizzazione “Io Apro” fornisce avvocati gratuitamente per difendersi dalle multe”.
Massimiliano De Stefano