Abbiamo raccolto la testimonianza della Signora Federica, un’operatrice sanitaria di Torino, che ha riportato danni dai tamponi nasali, ma è costretta a continuare a farli una volta al mese.
La Signora Federica, ci ha detto che: “Il Presidente della Regione Piemonte, ha aderito alla richiesta del Ministro Speranza di fare il tampone nasale agli operatori sanitari una volta al mese, e questo per me rappresenta una sorta di tortura in quanto, dopo tre tamponi, sono arrivata a non percepire più gli odori, non perchè sia positiva al covid, ma proprio per i problemi che sono legati al tampone stesso, che alla terza volta mi ha provocato, una lesione della membrana con piccolo sfondamento del setto nasale, non per colpa di colui che me lo ha fatto, che deve seguire, suo malgrado delle procedure, ma proprio per questa disposizione che impone di raggiungere una certa profondità, da me non sostenibile, avendo io una deviazione del setto nasale. Dopo aver sanguinato copiosamente a lungo, ed aver avuto mal di testa, ho riscontrato che mi si è formata nel naso, una sorta di crosta, che, ogni volta che si rompe o si irrita mi crea problemi di respirazione. Naturalmente ho i referti medici che confermano quello che sto dicendo. ma a parte il mio caso personale, contesto, da operatrice sanitaria l’utilizzo del tampone. Innanzitutto il tampone, viene usato dalla stessa parte, sia per essere inserito nella gola che nel naso e può trasferire molti agenti patogeni dalla bocca, che come sappiamo è un ricettacolo di infezioni, al naso, procurando quindi problemi. Questo mi è stato confermato dal mio medico di famiglia che mi ha scritto un vademecum per quello che sarebbe un corretto utilizzo del tampone, che non dovrebbe toccare la mucosa della guancia e la parte interna della faringe, cosa che però risulta impossibile da rispettare. Ma soprattutto mi domando quanto sia affidabile la pratica del tampone, visto che dovendo farmelo ogni mese, potrei entrare in contatto col virus, il giorno dopo essermelo fatto, quindi diventare positiva senza saperlo, ed al successivo risultare di nuovo negativa. Insomma mi piacerebbe chiedere al Ministro Speranza, la ratio di queste misure che, ripeto, rappresentano una vera e propria tortura autorizzata ed obbligata.”
Luca Monti