Appena qualche giorno fa ho ascoltato con attenzione e interesse gli interventi che il dottor Palamara ha effettuato in importanti trasmissioni televisive. Il motivo delle apparizioni è stata la pubblicazione del suo libro, scritto insieme al dottor Sallusti, dove già il titolo e il sottotitolo prefigurano scenari che vengano poi declinati in maniera più precisa nei capitoli successivi.
Come tutti sanno, sono ricordato per il fatidico 14 Dicembre 2010, quando il mio voto fu determinante per bloccare la mozione di sfiducia presentata da Fini, Vendola, Bersani ed altri al governo Berlusconi, che era stato legittimato da una consultazione popolare, permettendogli così di restare in piedi.
In conseguenza di tale mia scelta, certo non eseguita a cuor leggero, mi trovai la sera stessa, conclusasi la votazione alla Camera dei Deputati, travolto da un’ ondata di fango che prontamente si riversava su di me, tanto che dovetti essere scortato dalla Polizia alla mia abitazione, scorta che mi fu mantenuta per un anno a ragione di possibili attentati alla mia persona.
Negli anni successivi poi, tale pregiudizio ha continuato a sporcare il mio nome al punto tale da farlo diventare sinonimo di voltagabbana-responsabile (ora con una mutazione semantica chi ha fatto lo stesso viene chiamato costruttore-responsabile, e ben venga se sono mossi da nobili ideali).
Mi chiedo ora, alla luce di quanto scritto nel libro appena pubblicato, se dietro tutto questo accanimento mediatico continuato nel tempo sino ad oggi, ci sia stata una regia volta alla mia sistematica delegittimazione.
Forse il dottor Palamara, che con grande senso di responsabilità civile e immagino anche sofferenza personale, si sta trovando in questi giorni ad affrontare una dura battaglia in difesa della verità, potrebbe essere a conoscenza di retroscena dei fatti accaduti a mio riguardo.
Gli sarei grato in tal caso, se potesse contribuire a ristabilire la “Verità” e aiutare a ridare il giusto significato a una storia non soltanto personale. Voglio per inciso ricordare che l’articolo 67 della Costituzione Italiana sancisce: “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato” come previsto dai padri costituenti.
Francesca Ruggiero