IL CNSSin rappresentanza di oltre 10.000 famiglie tra docenti, personale Ata e genitori, non può non rinnovare la propria preoccupazione di fronte all’attuale evoluzione del quadro epidemiologico nazionale. I dati previsionali, da quanto si apprende dai media, sono confermati se non addirittura precipitati negli ultimi giorni – evidenziando l’inefficacia delle misure adottate sinora. Non può che essere rammaricante constatare che il 18 marzo del 2020 il numero delle vittime di Covid-19 si aggirava intorno alle 2978 persone e ad un anno di distanza – 18 marzo 2021 – si sono registrate ben 103.431 morti.
A ciò si aggiunga che la campagna vaccinale prosegue a rilento e che i protocolli e le linee guida richiamate dalla normativa emergenziale (da ultimo, il DPCM del 4 marzo 2021, integrato dal successivo DPCM del 13 marzo 2021), non sono stati aggiornati alla attuale realtà epidemiologica, caratterizzata da varianti con elevato rischio di diffusività dell’infezione e trasmissibilità per contagio. Appare quanto mai opportuno, dunque, applicare il principio di precauzione e cercare di prevenire le conseguenze gravi, con misure precauzionali serie, concrete e soprattutto tempestive: le chiusure disposte quando i livelli di allarme sono molto alti hanno solo l’effetto di frustrare le esigenze di tutela e di cura dei cittadini, nonché di paralizzare definitivamente la crescita economica del Paese. L’esperienza degli ultimi mesi, con la crescita esponenziale dei contagi in ambiente scolastico, è stata sufficiente a smorzare i toni trionfalistici con i quali il Ministro Azzolina ha annunciato, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, il protocollo di sicurezza per il rientro a scuola.
E’ lo stesso Agostino Miozzo (membro del CTS) a ribadire, su alcune testate nazionali accreditate e pubblicate il 16 marzo u.s. (Orizzonte Scuola e Corriere TV) che ad ottobre- novembre, in occasione della seconda ondata del virus, è stato “un problema di carattere nazionale” tenere aperte le scuole con le c.d. classi pollaio, in una situazione in cui neppure il Ministero conosce i dati dei contagi.
Neppure sul fronte sanità le notizie sono confortanti: quasi tutte le Regioni registrano allerte di resilienza sia sul fronte delle aree mediche che su quelle delle terapie intensive. I Presidi Ospedalieri sono quasi tutti al collasso con reparti saturi di pazienti affetti dal virus covid-19 e dunque pressochè incapaci di offrire efficace risposta alle altre esigenze di cura della collettività.
Nessun intervento efficiente ed efficace si registra sul piano dei trasporti. In definitiva, tutte le misure emergenziali, da un anno a questa parte, sono state adottate a macchia di leopardo. Per queste ragioni il CNSS ritiene di dover intervenire con richieste precise e puntuali, suffragate da dati, per dare il proprio contributo alle Istituzioni, conformemente allo scopo sociale di realizzare la sicurezza in ambito scolastico, dal momento che le scuole sono inserite nella collettività e ne interagiscono mediante i suoi fruitori, in tutte le sue componenti.
A seguito della puntuale disamina suffragata dalla raccolta di dati, il CNSS ha rivolto, alle istituzioni nazionali e locali, le seguenti richieste:
accelerazione campagna vaccinale; sospensione didattica in presenza, attivazione didattica a distanza, con potenziamento di connessioni e dispositivi digitali e rimozione di eventuali discriminazioni attraverso concrete misure di welfare. Ancora: adeguamento legislazione agli articoli 3 e 34 Cost. con previsione di scelta della didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado; a seguire: interventi normativi più efficienti riguardo il tracciamento, gestione dei periodi di quarantena, tutela delle persone che si trovano in condizione di fragilità, personale e/o familiare anche in ambito lavorativo (compresi i docenti fragili). Infine, potenziamento dei trasporti e ogni altra misura ritenuta necessaria e/o utile a contenere e controllare la curva epidemica. A corollario delle istanze di adozione di misure concrete, vi è la richiesta di incontro in pieno spirito collaborativo con le Istituzioni interessate.
L’attuale momento emergenziale richiama l’assunzione di improcrastinabili scelte prudenti rivolte ad evitare il più possibile il dilagare dei contagi.
“Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla perché è giusta” (M.L. King)
Anna Rovito Presidente CNSS