Roma, 14/05/2021 – Tutte le battaglie portate avanti dall’Associazione Cammino – Camera Naz. degli Avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni hanno un comun denominatore: ottenere una adeguata gestione delle dinamiche di sostegno e tutela che intervengono nei nuclei familiari in situazioni di disagio e crisi, per garantire prima di tutto i diritti dei soggetti vulnerabili e fragili coinvolti. Pensiamo ai figli, soprattutto minorenni, ma anche giovani adulti fragili soprattutto nell’attuale situazione economica; donne e vittime di violenza; persone della terza e quarta età.
Nell’attuale congiuntura economica ed esistenziale, portato della pandemia, le situazioni di fragilità e vulnerabilità personali e familiari sono aumentate. La crisi economica ha coinvolto larghi strati della popolazione e la povertà è crescente: molti genitori sono obbligati a versare un mantenimento per coniuge, ex coniuge e figli non più sostenibile nelle loro attuali condizioni.
E la giustizia in materia di famiglia è lenta con meccanismi irragionevoli che comportano tempi e costi insostenibili per molti- Cammino nella recente audizione al Ministero di Giustizia lo ha ribadito inviando anche un documento congiunto con ONDIF – Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia.
In occasione della Giornata Mondiale della famiglia, che si celebra il 15 maggio, la Presidente di Cammino Avv. Maria Giovanna Ruo coglie l’occasione per inviare un nuovo messaggio alle Istituzioni: «Sono anni che evidenziamo i problemi relativi alla mancanza di una adeguata tutela dei diritti e ci dispiace notare come, ad oggi, si ricorra solo a sacrosante, ma insufficienti, misure di sostegno economico o assistere a querelle politiche che attirano maggiormente l’attenzione, mentre persone e famiglie soffrono. Se l’indice di natalità è così allarmante, questo lo si deve anche alle insufficienti misure di sostegno alle fragilità sociali. Bene, benissimo le misure di sostegno economico: ma non illudiamoci che bastino».
L’emergenza è culturale, affonda le proprie radici in situazioni di disaffezione alla progettualità solidale delle relazioni familiari e bisogna rifondare lo stato sociale, smantellato negli anni da interventi che hanno costantemente tagliato la spesa.
La Presidente Ruo precisa: «Vorremmo una Giornata Mondiale della famiglia incentrata su questa riflessione: “Il diritto alla famiglia per essere effettivo, deve conoscere concretezza di tutela soprattutto nelle situazioni di fragilità”. Riflessione tanto più necessaria oggi che ci si trova a dover gestire una situazione alla deriva per una scarsa attenzione all’area persone, relazioni familiari e minorenni, interessata da riforme parziali e talvolta contraddittorie».
Cammino anche in virtù degli sconvolgenti numeri, pubblicati sul sito del Garante per l’Infanzia e adolescenza riguardo i minori maltrattati in Italia nell’ultimo anno, auspica che si levi quanto prima un fronte comune e condiviso da tutti gli attori che hanno responsabilità nel campo della tutela dei diritti.
Ubaldo Marangio