ROMA – “La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza importantissima, che di fatto conferma una linea di pensiero sull’alienazione parentale, che non posso che condividere e apprezzare. Addirittura il famigerato costrutto psico forense, della ex PAS, viene equiparato ad una teoria nazista, e finalmente sul piano processuale, la Corte conferma il principio, già più volte espresso, che il giudice di merito non può limitarsi alle conclusioni dei CTU, ma deve verificare con i comuni mezzi di prova, il fondamento scientifico delle consulenze che si basano su teorie non condivise dal mondo scientifico”. Così l’on. Veronica Giannone (Fi), segretaria in commissione Infanzia e Adolescenza.
“Sono convinta- aggiunge- che si stia andando nella giusta direzione, e per questo ho preparato un question time da discutere in Aula, per il Ministro Cartabia, in modo da capire quale sia la posizione del Ministero sull’alienazione parentale, alla luce delle ultime decisioni”. “La Cassazione, che aiuta ad interpretare al meglio le leggi, i principi di diritto, sta indicando una strada ben precisa, ci sta dicendo che una ‘teoria’ non è sufficiente ad allontanare un bambino dai suoi affetti. Io in verità mi spingo anche oltre: spero che l’alienazione parentale, in qualsiasi modo o forma appaia, venga bandita in modo definitivo dai nostri tribunali”.
(fonte agenzia DIRE)