“ Il tuo libro apre uno squarcio obiettivamente, nonostante se ne parli soltanto a quarta Repubblica e su 300.000 copie che hai venduto e non negli altri media, ma tu sei soddisfatto, cioè abbiamo aperto un varco nella discussione della riforma, del sistema giudiziario italiano o no?” così il conduttore Nicola Porro ad Alessandro Sallusti (autore del libro intervista a Luca Palamara, “il sistema, potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana”)
“ Forse un varco, mi illudo è stato aperto, ma è un varco molto stretto. Io credo alle parole che ha detto l’altro giorno il presidente Mattarella che però al momento sono parole, sono parole, quindi non sono fatti.
Una delle cose per esempio che si racconta nel libro, che racconta Palamara, è che i provvedimenti disciplinari sono una burla.
Quindi finché un magistrato sa che al 97% la farà franca rispetto ai propri errori, commessi in buona o cattiva fede, beh è ovvio che non si pone il problema di non commettere degli errori, perché in nessuna categoria al mondo, medici, giornalisti, architetti, ingegneri, cioè il responsabile della caduta del ponte Morandi prima o poi andrà in galera, non c’è modo che scappi; il responsabile della caduta della funivia di ieri prima o poi andrà in galera; il responsabile di quello che ha subito quel signore lì che abbiamo in studio, non solo non andrà mai in galera, continuerà a far carriera”.
E’ quanto dichiara Alessandro Sallusti, attualmente direttore di Libero durate la puntata di lunedì 24 maggio a “ Quarta Repubblica” condotto da Nicola Porro.
Di Giada Giunti