E’ di oggi, 27 maggio, alla Camera l’elezione del presidente e di due vicepresidenti della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alla comunità di tipo familiare che accolgono minori.
Presidente Laura Cavandoli (Salvini premier), vicepresidenti Lisa Noja (Italia Viva) e Barbara Guidolin, segretari Paola Boldrini e Alessandro Battilocchio (Forza Italia).
Esclusi dalla presidenza e vicepresidenza Fratelli d’Italia, commenta l’onorevole Maria Teresa Bellucci che si batte con costanza e determinazione con Fratelli d’Italia per la tutela dei minori.
Durante la conferenza stampa alla Camera dei deputati del 3 maggio scorso, la deputata ha segnalato che da un’indagine conoscitiva, è risultato che nella Regione Piemonte il 70% dei bambini allontanati è illecito. Dati allarmanti. E nelle altre regioni d’Italia quant’è la percentuale? Qualche regione risponde, qualche altra non risponde! Ci chiediamo il perché.
Così ai nostri microfoni l’onorevole Bellucci che, tra numerosi impegni, ci concede la sua intervista puntuale e precisa.
“Oggi ha preso avvio dopo 10 mesi di denunce e di battaglie in aula la commissione di inchiesta sugli affidi e le case famiglia. Fratelli d’Italia ha portato questa battaglia di verità e di giustizia all’interno nel Parlamento in modo determinato, chiedendo l’avvio della commissione d’inchiesta che, ricordo, era stata approvata per legge alla fine di luglio, ma che ha visto soltanto il suo avvio oggi e quindi nel mese di fine maggio.
Purtroppo però la commissione prende avvio con una grande delusione perché nel primo giorno di seduta viene definito l’ufficio di presidenza, un ufficio di presidenza che è costituito da un presidente, da due vicepresidenti e da due segretari e che in genere è prassi vedere la rappresentanza sia della maggioranza e dell’opposizione.
In questo caso l’opposizione è stata totalmente esclusa, non abbiamo avuto alcun tipo di riconoscimento di presenza né nei ruoli della vicepresidenza che riguardo appunto erano due, sono due, non abbiamo avuto il riconoscimento del ruolo della presidenza e neanche del ruolo dei segretari”.
Ci spiega l’onorevole Bellucci che la commissione d’inchiesta si dovrebbe occupare della tutela dei minori e soprattutto quella di restituire verità, per capire cosa è successo, perché i bambini sono stati allontanati, se ci sono dei dubbi, “ per far sì che questa cosa non accada più, cioè che ogni bambino possa ricevere tutte le tutele necessarie perché venga sempre comunque garantito il supremo interesse del bambino in Italia”.
La politica deve “aprirsi al popolo italiano per fare chiarezza, restituire verità e restituire, quindi, legalità”, proprio attesa la “tematica ancora più delicata che è quella della tutela dei minori”
Fratelli d’Italia ha riscontrato “ mancanza della piena tutela dei diritti dei bambini di avere un papà e una mamma, di poter vivere nelle amorevoli cure di una famiglia, dalle richieste di aiuto che ci arrivano su tutto il territorio nazionale”.
Continua la Bellucci affermando di aver presentato “un esposto al ministro Cartabia chiedendo di poter intervenire e di appurare se i fatti che erano stati posti all’attenzione di Fratelli d’Italia effettivamente fossero fatti che andavano ad aprire delle pagine scure e di illegittimità degli allontanamenti dei quei piccoli da mamma e papà”.
E’ risultato che il 70% dei bambini in Piemonte non doveva essere allontanato dai propri genitori
Continua l’onorevole Bellucci “ quella indagine conoscitiva portata avanti nella Regione Piemonte aveva rilevato dei dati davvero preoccupanti, il 70% dei minori si era constatato che erano stati allontanati per i motivi non legittimi. Infatti il 70% dei minori dovevano ritornare nelle cure di quella famiglia che non aveva alcun tipo di condizione da poter far pensare che la soluzione era quella di allontanare il minore e metterlo in case famiglia”.
Nei casi dei minori allontanati risultano tanti conflitti di interesse
“Ha anche constatato che c’erano una serie di conflitti di interesse all’interno della Regione Piemonte, conflitti di interesse collegati a ruoli doppi e tripli che i giudici onorari, piuttosto che gli operatori dei servizi sociali ricoprivano all’interno di quei procedimenti che coinvolgevano i minori e, che, quindi creavano reale conflitto di interesse perché magari il giudice onorario che decideva su quel minore nello stesso tempo ricopriva un ruolo nella casa famiglia; o piuttosto i l’operatore dei servizi sociali che interveniva nel redigere anche una relazione sul minore e sullo stato della famiglia era lo stesso che si occupava di fare attività di formazione all’interno del contesto della tutela dei minori, degli affidi e, quindi, degli allontanamenti.
Abbiamo osservato attraverso quella relazione che c’era da preoccuparsi anche per un dato statistico, cioè la percentuale dei bambini che venivano allontanati dalle famiglie in Regione Piemonte era in maniera significativa più alta rispetto alla media nazionale. Da un 2,4 si saliva ad un 3,9.
Anche qui ci ricorda un dato che aveva proprio allarmato la procura a Bibbiano quando è stata proposta l’inchiesta Angeli e Demoni, nata sempre per una divergenza di carattere statistico, perché il numero di minori era maggiore rispetto all’allontanamento dalle famiglie della media nazionale e, lì, i procuratori si sono allarmati e sono intervenuti.
Quindi che esistano delle situazioni preoccupanti è reale, fra l’altro le persone che sono state indagate nel comune della Val d’Enza sono state anche rinviate a giudizio, quindi l’inchiesta poi ha portato ad appurare che effettivamente c’erano degli atti illeciti.
Questo riguarda anche altre parti d’Italia, non tutte le parti d’Italia, i comuni, le regioni hanno lo stesso tipo di problema.
Esistono delle realtà nei tribunali dei minori e nei servizi sociali che operano per scienza e coscienza con dedizione, con abnegazione, nonostante anche la difficoltà a volte in cui versano a fronte di istituzioni che non hanno stanziato sufficienti fondi per potere investire all’interno del servizio sociale pubblico.
Esistono queste realtà che operano bene, che tutelano i bambini e le famiglie, ma esistono anche delle realtà che invece non tutelano il minore, non tutelano la famiglia, non tutelano i genitori e allora un sistema efficace è quello che sa anche intervenire in tutti quei casi in cui c’è un illecito e in cui quindi si sta perpetrando un maltrattamento, un abuso, si sta ledendo rispetto al benessere del bambino.
Noi crediamo che attualmente il sistema in Italia non sia un sistema capace di intervenire in quelle situazioni così gravi e di poterle quindi poi arginare e quindi anche bloccare”.
Conclude l’onorevole Bellucci che non è certa che lo strumento per risolvere la problematica degli affidi illeciti delle case famiglia siano la commissione di inchiesta, ma la differenza “ la farà come si opererà e non la sua costituzione e basta. Continueremo come Fratelli d’Italia ad impegnarci perché per noi i bambini vengono prima di tutto e, quindi, non arretreremo di un passo per far sì che ogni bambino in Italia possa avere le Istituzioni al suo fianco e possa sentirsi protetto e tutelato”.
Ci auguriamo che la commissione di inchiesta possa far luce sul fenomeno e, soprattutto, consentire ai minori allontanati illecitamente di ritornare dai propri genitori.
Di Giada Giunti