“Attualmente la situazione nelle strade è gestita e sotto controllo, Ama non è responsabile della eventuale mancata raccolta perché non ci sono gli sbocchi negli impianti.
Quello che mi preoccupa è che non si raggiungerà un’intesa entro lunedì, E. Giovi, società proprietaria dei due Tmb di Malagrotta, non ritirerà più 500 tonnellate al giorno di rifiuti raccolti (per trattarle, ndr) e saranno quelle che Ama non potrà raccogliere perché non c’è spazio da nessuna parte”.
Lo ha detto l’amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, nel corso di un’audizione in commissione capitolina Trasparenza.
“Entro le prossime 96 ore bisogna trovare soluzione ponte che consenta all’amministratore giudiziario di E. Giovi, Palumbo, di avere una settimana di tempo per le omologhe necessarie a conferire dalla prossima settimana i rifiuti negli impianti di smaltimento che ha trovato in Italia- ha aggiunto Zaghis – Le soluzioni all’interno del Lazio, per dare questa possibilità a E. Giovi, ci sono.
(nella foto Stefano Zaghis)
Spero che quanto indicato dal ministero dell’Ambiente ieri venga messo in atto entro giugno, poi a luglio per una seconda soluzione e infine a settembre, così Ama avrà la possibilità di effettuare la raccolta sulla città in maniera perfetta”.
Il numero uno della partecipata ha spiegato di essersi messo a lavoro da tempo per trovare, per conto di Ama, altri impianti che potessero aiutare Roma: “L’azienda ha cercato ovunque ma non è una bazzecola trovare in Italia impianti che trattino 500 tonnellate al giorno di rifiuti. In questo momento non sono reperibili, perché in tutte le regioni ci sono situazioni di manutenzioni e maggiore produzione di rifiuti.
Ho passato tutto lo scorso week end al telefono con i maggiori player d’Italia ed eravamo riusciti a trovare solo 120 tonnellate per questa settimana”.