“Non utilizzo mai questa pagina di Facebook per rispondere a polemiche ma stavolta devo fare un’eccezione. Oggi, un consigliere comunale di Roma, Paolo Ferrara del M5S, ha scritto in un comunicato stampa che i cittadini di Roma e di Ostia sarebbero stati penalizzati dalla Regione Lazio. Questo perché purtroppo Roma non è risultata tra i Comuni vincitori del nostro bando per finanziare opere di riqualificazione dei lungomare. Un bando su cui abbiamo investito 21 milioni di euro per finanziare piste ciclabili, aree pedonali, accessi sulle spiagge, riqualificazione di aree verdi, nuovi marciapiedi, parcheggi e molto altro”.
Così in un post su Facebook l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Paolo Orneli. “Mi dispiace molto dover rispondere e voglio farlo con il massimo rispetto delle opinioni di tutti ma quello che afferma questo consigliere, semplicemente non è vero. In questi anni la Regione Lazio ha investito su tutti e 24 Comuni del litorale laziale 130 milioni di euro per la riqualificazione dei lungomare, la difesa della costa (tre cantieri in corso proprio ad Ostia con un investimento di quasi 5 milioni) e per aiutare i Comuni costieri ad affrontare l’emergenza Covid, in particolare per garantire la pulizia, la sorveglianza e l’accessibilità delle spiagge libere. Per quanto riguarda i trasferimenti ai Comuni costieri per l’emergenza Covid, nelle annualità 2020 e 2021, il Municipio di Ostia ha ricevuto dalla Regione Lazio complessivamente più di 1 milione di euro su un totale trasferito ai 24 comuni marittimi del Lazio di 9 milioni. Nessun altro Comune del Lazio ha ricevuto di più. Eppure, Ferrara dice che a Ostia avremmo dovuto dare ancora di più “perché Roma ha tanti abitanti”, come se i romani frequentassero solo la spiaggia di Ostia e non anche (direi per fortuna) le tante altre bellissime località balneari della nostra Regione. Mi dispiace davvero tanto questa (inutile) polemica. In nessun altra regione italiana sono state stanziate risorse di questa entità per aiutare i comuni costieri. Lo abbiamo fatto perché crediamo che il mare sia uno dei beni comuni più importanti e perché volevamo, anche durante la fase più drammatica dell’emergenza Covid, che restasse accessibile in sicurezza da parte di tutti i cittadini, non soltanto di coloro che possono permettersi di andare in uno stabilimento balneare. E lo abbiamo fatto utilizzando un criterio di riparto delle risorse tra i Comuni condiviso da tutti, basato non solo sul numero di cittadini residenti (nel caso di Roma i cittadini residenti nel municipio di Ostia) ma anche, come ci ha suggerito il buon senso, sui km di estensione del fronte mare di ciascun Comune. Ferrara dice che la Regione Lazio ha penalizzato i cittadini romani perchè Roma non ha vinto il nostro bando sulla riqualificazione dei lungomare”.”E, cosa ancor più grave- spiega l’assessore- da una chiave di lettura politico elettorale di questa circostanza. Faccio sommessamente notare che i Comuni vincitori di questo bando sono 15, con amministrazioni di differenti orientamenti politici: Ardea, Cerveteri, Civitavecchia e Santa Marinella, Fiumicino, Formia, Gaeta, Ladispoli, Minturno, Montalto di Castro, Pomezia, Ponza, Sabaudia, San Felice Circeo, Ventotene. Roma non c’è semplicemente perché di fatto non ha partecipato. Inviare una candidatura per partecipare ad una selezione pubblica senza la firma del rappresentante legale dell’ente proponente non è un vizio marginale sanabile con il cosiddetto soccorso istruttorio ma un vulnus irrimediabile che pregiudica qualsiasi ulteriore valutazione. Questo vale per tutti i cittadini e anche (non potrebbe essere diversamente) per Roma Capitale: chi partecipa ad un concorso pubblico, chi ad una gara d’appalto, chi ad un bando, persino quelli emanati dallo stesso Comune di Roma, come sa bene il consigliere Ferrara. Semplicemente, lo dice la Legge, le domande vanno firmate. Chiunque può comprendere che non può essere un qualsiasi funzionario o dirigente del Municipio di Ostia nella posizione di poter inviare una candidatura in nome e per conto dell’intera amministrazione, ma deve per forza essere colui che ha la rappresentanza legale o la delega per farlo. Purtroppo, questo non è accaduto. Soltanto ad Ostia, peraltro. E dispiace che ci sia polemica su questo, perché lo stesso Municipio, quando è stato formalmente avvisato dell’avvio della procedura di esclusione, non ritenne neanche di dover rispondere, come avrebbe potuto legittimamente fare se avesse ritenuto sbagliata la decisione del Nucleo di Valutazione della Regione Lazio. E invece non lo ha fatto e ciò dovrebbe davvero chiudere ogni ulteriore sterile discussione. La polemica del consigliere dispiace anche per una ulteriore ragione. Già negli anni passati, ci fu un infortunio da parte del Municipio di Ostia. La Regione Lazio aveva finanziato con circa 3 milioni di euro un progetto di riqualificazione del lungomare presentato in un precedente bando regionale dall’allora commissario prefettizio. Era un bel progetto, che purtroppo, nonostante numerose e ripetute proroghe concesse dalla regione, non fu mai realizzato dall’attuale amministrazione. Il finanziamento decadde perché il Municipio non ottenne le necessarie autorizzazioni e non bandì mai la gara d’appalto. Anche in quel caso ricordo tentativi spiacevoli di fare polemica ma questi sono i fatti”. Infine sempre dal post di Facebook, “Non voglio andare oltre. Ma era necessario chiarire bene la verità e ribadire l’impegno della Regione Lazio per promuovere l’economia del mare, la tutela delle nostre bellissime spiagge e la qualità della vita di cittadini e turisti. Continueremo a investire sui comuni del litorale, come abbiamo sempre fatto in questi anni. Anche a Roma, anche ad Ostia, cercando sempre di collaborare con tutti per il bene comune e per costruire davvero, a partire dal mare, un nuovo modello di sviluppo più sostenibile, inclusivo e fondato sulla piena valorizzazione dell’incomparabile bellezza che ci circonda. Senza polemiche ma con tanta, tanta fiducia in un futuro che vogliamo costruire con i sindaci, le associazioni e i cittadini. Con tutti, nessuno escluso”.
Arianna Calandra