“Ho appena depositato un’interrogazione al ministro della Salute affinché si prendano provvedimenti circa lo stato di salute del figlio di Laura Massaro. Il collocamento in casa famiglia del bambino, disposto e ribadito proprio ieri dal Tribunale per i minorenni di Roma, che ha chiesto l’immediata esecuzione ai Servizi Sociali, potrebbe mettere a repentaglio le condizioni psicofisiche dello stesso, e questo non è accettabile”. Così in un post su Fb la deputata di Forza Italia, Veronica Giannone, da sempre in prima linea a difesa delle mamme accusate di PAS e dei loro figlio, Segretaria della Commissione Infanzia e membro di quella sugli Affidi. “Si parla tanto di tutelare il supremo interesse del minore e poi però non si considerano le gravi ripercussioni che il trauma di un allontanamento coatto dalla mamma potrebbe arrecare alla sua vita. La valutazione delle migliori cure di un bambino- scrive Giannone- non può prescindere dalla valutazione globale del suo stato di salute che non può essere scisso in modo ‘schizofrenico’ tra salute del corpo e della mente e non può essere trattato e valutato se non nella sua unicità”.Non voglio spiegare qui nel dettaglio le gravi patologie di cui soffre il piccolo, al quale era stata riconosciuta tra l’altro un’invalidità dalla Asl competente, quindi- continua la deputata-non è un’invenzione della ‘Massaro alienante’, come descritta da questi ‘professionisti’, ma invece voglio ricordare che già una volta la Corte d’Appello aveva ‘rimproverato’ i giudici del Tribunale dei Minori di Roma e la tutrice per non averle mai considerate”. Prosegue Giannone: “Quello che continua ad emergere in questa triste vicenda è un accanimento senza precedenti, un accanimento verso la signora Massaro, che poi però si riversa nei fatti in una terribile e mostruosa tortura neu confronti di un bambino. Non vi vergognate?, Come fanno gli attori di questo massacro a dormire la notte? Penso ai tutori, ai curatori, ai CTU, ai giudici, avete mai riflettuto sulla gravità delle vostre convinzioni? Siete sicuri che un rapporto vada ricostruito ad ogni costo? Anche della salute, della vita di un bambino”, si domanda Giannone. “A volte- conclude la deputata- è necessario riflettere, fare un passo indietro, tanto i rimborsi, le indennità, i pagamenti delle vostre esose fatture, arrivano lo stesso, non serve essere così ‘solerti’. Altrimenti si potrebbe pensare che effettivamente qualcosa di marcio sotto sotto ci sia”.