La 74esima edizione del Festival di Cannes è sostenuta da un senso di riunificazione e aggregazione attorno alla selezione di quest’anno – e anche da un impegno per l’ambiente e per la protezione del nostro pianeta. A partire da quest’anno con diverse misure eclatanti, il Festival di Cannes intende lanciare e organizzare l’evento in linea con una politica ambientale proattiva. Oltre alle significative misure adottate per ridurre gli sprechi (dimezzare il volume del tappeto rosso utilizzato e la documentazione stampata, eliminare le bottiglie di plastica) e ridurre le impronte di carbonio (il 60% della flotta ufficiale è passata alle auto elettriche e al trasporto condiviso gratuito), un contributo ambientale dovuto dai partecipanti al festival è stato implementato nel tentativo di compensare le emissioni legate ai partecipanti che si recano a Cannes e al loro alloggio.
Un totale di circa 500.000 euro – di cui 106mila euro devoluti dal Festival stesso (a compensazione delle emissioni legate alla gestione della manifestazione nel 2019) – è destinato a sostenere sei progetti selezionati dal Comitato. Gli importi definitivi assegnati a ciascuno verranno comunicati in un secondo momento, in quanto varieranno in base al numero definitivo dei festivalieri registrati di quest’anno. È stato costituito un comitato di esperti indipendenti per garantire che i fondi raccolti siano utilizzati in modo pertinente e trasparente. Il Comitato per il 2021 è composto da: Jean-François Camilleri, fondatore e CEO di Echo Studio; Anna Creti, docente di economia all’Université Paris Dauphine e direttore scientifico della Chaire Economie du Climat (Cattedra di Economia climatica); Jean-Pierre Gattuso, oceanografo e direttore di ricerca presso il CNRS (Centro nazionale francese per la ricerca scientifica); Anne Girault, esperta di energia e clima, e presidente dell’Associazione Bilan Carbone (Associazione francese del carbonio).
I sei progetti selezionati dal Comitato:
Ribeirinhos REDD – EcoAct
Il progetto Ribeirinhos REDD è attivo nella regione brasiliana del Pará e rilascerà certificati di proprietà fondiaria alle comunità tradizionali della regione al fine di proteggere la foresta dalla deforestazione illegale e dal bracconaggio, sviluppare sistemi agro-forestali per alleviare la pressione sulla fornitura di legno, fornendo alle comunità locali una migliore qualità dell’aria. Ribeirinhos è un progetto REDD ed è certificato Verified Carbon Standard.
Muskitia Landscape Protection – SouthPole
Muskitia Landscape Protection è un progetto di “carbonio blu” progettato per proteggere le foreste di mangrovie in Honduras dalla deforestazione al fine di salvaguardare questi ecosistemi incredibilmente ricchi e impedire il rilascio di elevate quantità di carbonio immagazzinato. Per fare ciò, il progetto Muskitia Landscape Protection lavora fianco a fianco con otto comunità indigene e afro-honduregne per implementare attività sostenibili e programmi di formazione. Il progetto Muskitia Landscape Protection è certificato Verified Carbon Standard.
Farmland carbon-offsetting/Eco-methane – PUR Projet e Bleu Blanc Coeur
Questo progetto di compensazione del carbonio ed eco-metano sui terreni agricoli mira a sostenere gli agricoltori in Francia che lavorano con pratiche agricole a impatto positivo, attingendo a tecniche a basse emissioni di carbonio che rispettano l’ambiente e favoriscono il benessere degli animali e proteggono la biodiversità al fine di arricchire i nostri suoli per garantire l’equilibrio del ciclo dell’acqua, riducendo al minimo le emissioni di carbonio. Queste iniziative sono attualmente in attesa dello status di marchio Low Carbon.
Reroresting farmland in France’s cantal region – Centre National de la Propriété Forestière
Il progetto ha sede a Saint-Saury, nella regione francese del Cantal, e prevede il rimboschimento di terreni agricoli utilizzando un’ampia gamma di specie (un mix di una dozzina di diverse varietà di legno). Ciò dovrebbe portare alla compensazione di diverse migliaia di tCO2eq in un periodo di 30 anni. Questa iniziativa è attualmente in attesa dello stato di etichettatura Low Carbon.
Sustainable forest management – Ma Forêt
Sopra la regione di Grasse, questa foresta mediterranea autoctona sta attualmente morendo tra i suoi pini silvestri – alcuni dei quali hanno più di un secolo – mentre le sue roverelle si stanno seccando, su un’area di 75 ettari (750.000 mq). Il progetto prevede l’avvio di una serie di iniziative per promuovere la rigenerazione all’interno della foresta, supportandola nell’adattamento ai cambiamenti climatici e garantendo la sopravvivenza di oltre 300 alberi secolari brulicanti di vita. La riabilitazione di questa foresta contribuirà al raggiungimento della neutralità carbonica della regione, assorbendo diverse migliaia di tCO2eq in più.
Reforestation followinf the 1 august 2017 fire – Centre National de la Propriété Forestière
Questo progetto si sta sviluppando nell’entroterra di Grasse e comprende due sforzi di riforestazione a seguito dell’incendio scoppiato a Saint-Cézaire-sur-Siagne nel 2017 che ha devastato 53 ettari di foresta. I piani di riforestazione coinvolgono un mix di diverse specie di alberi e mirano a ricostruire il paesaggio in un sito popolare tra i turisti. Il progetto dovrebbe compensare diverse centinaia di tCO2eq. Questa iniziativa è attualmente in attesa dello stato di etichettatura Low Carbon.
di Marcello Strano