“Dopo che per anni il parco bici in dotazione al Corpo di Polizia locale di Roma Capitale è stato tenuto a marcire dentro un garage in Via Macedonia ora la sindaca Raggi, in piena campagna elettorale, annuncia la dotazione di ben ulteriori 10 bici a pedalata assistita, in comodato d’uso gratuito, con la stessa enfasi con cui si annuncerebbe l’acquisto di Space shuttle”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, dirigente regionale della Lega Lazio, candidato al consiglio comunale di Roma.
“Una tale assurdità alla quale si sommano i tanti dubbi e rilievi sull’effettiva utilità di questi mezzi. Infatti, oltre al cestino per la spesa (sic!) al manubrio da passeggio (per giunta reclinato verso l’interno), al motore elettrico posizionato sulla ruota anteriore (che sbilancia il mezzo), alla livrea rosso fuoco di un noto player privato del settore Lime, di cui si avvale anche Uber, alla quale è stato applicato un adesivo del Corpo, la bicicletta va ogni volta sbloccata con una App dal cellulare (privato) dell’agente operante, ritardando eventuali interventi”.
“Ve lo immaginate il povero agente che prima di un inseguimento eventuale deve cercare la App sullo smartphone, inquadrare il QR code e poi mettersi alla rincorsa del malvivente? Sarebbero scene da film di secondo ordine. Invece siamo nella Capitale del M5S. La Raggi prima di tirar fuori questo ennesimo regalo alle multinazionali si è interrogata sul concetto di sicurezza e di autorevolezza dei caschi bianchi della Capitale? Perché la Polizia Locale dovrebbe fare pubblicità ad un’azienda privata ma soprattutto perché depotenziare e ridicolizzare a livello di autorevolezza la divisa del Sindaco confondendola con le mille altre bici del bike sharing capitolino? Insomma, siamo alle solite: la Raggi cerca di gettare fumo negli occhi della cittadinanza con post sui social, e intanto tutta distoglie operatori da compiti ben più importanti del presidio delle ciclabili fatte da una giunta d’improvvisati”.
Francesca Romana Cristicini