Alla manifestazione “notte e giorno a Montecitorio” ascoltiamo le testimonianze di Laura R. e dell’avvocato Lorenzo Stipa.
Laura R., insegnate, mamma di M. assieme a sua madre Sofia pronuncia parole forti e determinate, perché violenti sono stati i modi con cui hanno prelato il figlio dalla sua casa, dalle sua braccia, erano in 30 per allontanare, strappare un figlio da una mamma e dai nonni.
“Siamo qui davanti a Montecitorio per continuare questa protesta affinché ci rivengano dati i nostri bambini.
Mio figlio è stato preso una settimana fa, come un criminale, come un boss di mafia, sfondando tutte le porte di casa e pietrificando mio figlio epilettico con una certificazione legge 104.
I giudici oltre ad aver detto che mio figlio non è epilettico, hanno affermato che io sono la malattia di mio figlio.
Ho visto stamattina questo bambino che sembra un altro bambino, non ha più il suo sorriso ed è completamente senza reazione, completamente rassegnato a questo dramma a cui si ci presenta lo Stato italiano.
Quindi non siamo assolutamente in una democrazia in questo momento, ma siamo in un regime dittatoriale, dove ci vengono presi i nostri figli come se fossimo dei delinquenti e non è così.
Ridateci i nostri figli, staremo qua fino a che questi bambini non ritornino nelle nostre case”, conclude mamma Laura.
L’avvocato Lorenzo Stipa (legale di Laura Massaro, Luana ed altre mamme) durante la manifestazione “notte e giorno a Montecitorio” iniziata il 2 agosto, “siamo qui a Montecitorio per continuare la protesta che ormai prosegue da giorni contro questi prelevamenti coatti dei minor.
Non fermeremo questa protesta finché non ci sarà un intervento serio da parte del ministero dell’Interno e da parte del ministero della giustizia, da parte di tutti gli organi competenti e di tutte le istituzioni
Non è possibile che ad oggi i bambini vengono prelevati con la forza come se fossero dei criminali o dei latitanti ricercati.
questa brutta pagina di storia che colpisce e le donne in particolare i loro bambini anche di fronte
Anche di fronte a denunce di violenza, di maltrattamenti e di abusi le donne non vengono credute ed i loro figli gli vengono tolti”.
Conclude l’avvocato Stipa, “ quindi queste prassi malvagie dei tribunali devono cessare immediatamente e chiediamo un intervento da parte del Presidente della Repubblica in quanto garante della Costituzione affinché intervenga per evitare questo scempio”
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