(fonte Protective mothers Italy)
Ogni anno in Italia si consumano in media almeno 100 femminicidi, donne uccise da partner o ex partner, spesso padri dei loro figli. Sarebbero inoltre 500 i bambini uccisi dai loro genitori negli ultimi 20 anni, sempre piu’ numerose stanno diventando le vittime uccise a scopo ritorsivo da padri vendicativi e violenti (dati EURES).
Come i fratelli Pontin, i fratelli Iacovone, le sorelle Capasso, Gloria Danho di soli 2 anni o Federico Barakat….
Se gli omicidi volontari generici da gennaio ad agosto 2020 sono stati 178, -19% rispetto allo stesso periodo del 2019, la quota di donne vittime di femminicidio dall’inizio della pandemia è salita invece del 4% (da 75 a 78).
Se gli omicidi di donne l’anno precedente costituivano il 34% del totale, nel 2020 sono diventati il 44%.
Dei 97 assassinii avvenuti in ambito familiare o affettivo, 68 sono stati femminicidi (il 70% ). Più della metà delle donne sono state uccise dal partner o dall’ex partner. Gli altri omicidi sono di bambini e uomini uccisi spesso da altri familiari MASCHI.
Ma quante sono le donne ed i minori vittime di maltrattamenti e abusi domestici?
Il 15% circa delle separazioni sono conflittuali/giudiziali (dati Istat) ma nel caso di separazioni genitoriali si arriva al 25% .
Almeno nel 12% delle separazioni le donne denunciano violenza domestica.
Ma in realtà ISTAT stima che il 51% delle donne si separerebbe perché subisce violenza FISICA E/O PSICOLOGICA dal partner. Enorme dunque è il sommerso della violenza che non viene denunciata neppure in fase di separazione. Per non parlare di quelle donne che non si separano nonostante la violenza!
Un recente sondaggio – effettuato nel 2020 e pubblicato nel luglio 2020 – ha fatto emergere che 6 giovani su 10 non si sentissero sicuri nel proprio ambiente domestico. ll 64% dei ragazzi che ha risposto al sondaggio, ha detto che la loro casa non era sicura a causa di violenza domestica.
https://www.ilsole24ore.com/art/la-pandemia-violenza-piu-donne-uccise-meno-denunce-ADSwyn3?refresh_ce=1
https://www.lavoce.info/archives/69296/lotta-alla-violenza-sulle-donne-attenzione-agli-stereotipi/
https://www.lavoce.info/archives/67074/violenza-domestica-tra-le-mura-del-lockdown/
Le violenze dunque rimarrebbero non denunciate nella maggior parte dei casi, nonostante la separazione.
Eppure il leit motiv delle “false denunce delle donne e delle madri vendicative” ci viene propinato ad ogni occasione: un mito assolutamente infondato e smentito da seri studi scientifici, che ciò nonostante continua ad imperversare nei pregiudizi di molte persone, Giudici compresi.
Molte sono le donne che, pur subendo violenze da anni, non chiedono la separazione, non scappano. O se chiedono la separazione, non denunciano.
Perché?
Dipendenza affettiva? dipendenza economica? mancanza di risorse professionali e di una rete affettiva e concreta di supporto? Perché non vogliono lasciare la loro casa e stravolgere la vita dei figli?
O forse perché ormai da anni sanno che i loro figli minori non saranno adeguatamente protetti ed anzi rischieranno di perderli?
Durante un Convegno di formazione per magistrati del 2019, si è specificato che ben 1.400 fossero stati i casi inviati negli ultimi 2 anni dal Tribunale Ordinario di Roma ai servizi sociali: 700 l’anno….per proteggere i minori dalla violenza? per aiutarli a superare i traumi delle violenze subite?
NO!!!!
Affinché recuperassero la “opportunità della genitorialità”!
Bambini dunque che rifiutavano l’altro genitore (molti dei quali per paura… per violenza domestica SUBITA E VISSUTA/ASSISTITA) sono stati costretti alla frequentazione CON IL GENITORE VIOLENTO per ordine della magistratura.
NONOSTANTE LA CONVENZIONE DI ISTANBUL PRESCRIVA IL CONTRARIO!
Stante anche il sommerso della violenza domestica, dobbiamo temere che in molti di questi casi i Giudici potrebbero aver VIOLATO LA LEGGE e la nostra COSTITUZIONE, nonché LA CONVENZIONE DI ISTANBUL CHE VIETA LA MEDIAZIONE TRA VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E IL PARTNER ABUSANTE.
Tutto ciò avviene perché, ancor oggi, la DV viene negata, declassata a mera “conflittualità'” e le donne che denunciano sono discriminate, non credute, vittime di pregiudizi.
Sui bambini poi pare che nei tribunali italiani si sia totalmente persa la consapevolezza ormai di quanto grave sia il pregiudizio della violenza sulla sicurezza e la sana crescita dei minori!
Una consapevolezza antica ed indiscussa, confermata da migliaia di studi scientifici, è stata spazzata vita da teorie fantasiose della Psicologia Giuridica, compresa la Pas/Pa, secondo le quali un padre violento e pedofilo sarebbe pur sempre una risorsa per un figlio, anche se ne è stato la vittima di gravi abusi!
Potrebbero essere 500.000 i bambini italiani coinvolti nella violenza domestica
Solo 1/3 delle denunce per maltrattamenti domestici del resto approderebbe a condanna
https://www.truenumbers.it/quanti-condannati-violenza-sessuale/
Ciò avviene non perché la stragrande maggioranza delle donne ed i bambini mentano, cosi come e’ stato insegnato a Giudici, Assistenti sociali, Avvocati, Tutori e Curatori attraverso la teoria discriminante e “nazista” Parental Alienation …ma perché’ essi non vengono ascoltati né creduti nei tribunali !
PER MERI PREGIUDIZI… RAFFORZATI ED ESASPERATI DALLA “SCIENZA SPAZZATURA” (P.FINK) INSEGNATA NELLE UNIVERSITA’ ITALIANE: LA ALIENAZIONE PARENTALE!
LE STORIE
dei bambini tolti a madri considerate alienanti
RACCONTATE DAI MEDIA
(le storie anno per anno le trovi su questo link)