(AGI) – Roma, 1 set. – “Conosco bene la maggior parte delle madri che si sono date appuntamento a Montecitorio, alcune personalmente, hanno alle spalle storie terribili, hanno subito ingiusti allontanamenti dei propri figli per colpa del costrutto ascentifico dell’alienazione parentale, che purtroppo continua ad essere applicato nei tribunali, – nonostante diversi moniti della Cassazione-, come unico pretesto per distruggere la vita di un bambino e di un’intera famiglia. So anche che quello che raccontano è la verità, ho avuto modo di studiare la documentazione di molti dei loro casi, e per questo le voglio sostenere e incoraggiare, non possono essere lasciate sole a combattere contro un sistema che pare essere sordo”.
Lo afferma la deputata di Forza Italia Veronica GIANNONE, segretario della Commissione Infanzia e Adolescenza e componente della Commissione Giustizia, commentando la manifestazione delle mamme coraggio scese in questi giorni in piazza di Montecitorio per denunciare gli affidi “facili” dei minori e il loro collocamento in casa famiglia.
Le mamme chiedono, giustamente, che si passi dalle parole ai fatti – continua la deputata – per quanto mi riguarda ho depositato una proposta di legge, ora in esame in Commissione Giustizia insieme ad altri testi abbinati, che si pone l’ambizione di rivoluzionare il sistema affidi partendo proprio da due punti centrali: il primo riguarda la pronuncia di decadenza della responsabilità genitoriale, che non può essere motivata esclusivamente su verifiche che presentino devianze dalla scienza medica ufficiale o basate sull’alienazione
parentale; il secondo riguarda le modalità di collocazione dei minori in strutture protette. L’allontanamento del minore, qualora sia assolutamente necessario nei casi di estrema
gravità, deve essere eseguito, sempre, da personale specializzato, senza causare grave turbamento fisico e psicologico, e l’esecuzione sospesa qualora il minore sia in
stato di grave alterazione psico-fisica, vietati anche i prelevamenti notturni.
Il testo prevede inoltre l’abbassamento dell’età dell’obbligo di ascolto a dieci anni, perché sono
convinta che un bambino a quell’età sia perfettamente in grado di dirci cosa sia meglio per sè stesso ed essere preso in debita considerazione.
Adesso mi aspetto che le istituzioni tutte, i colleghi indipendentemente dal colore politico, facciano la propria parte e portino a termine un progetto organico di riforma del sistema affidi. Il materiale è pronto, non c’è più tempo da perdere e non possiamo più permettere ulteriori soprusi. Ricordo sempre – conclude – che le vittime principali di questa forma di malagiustizia, sono proprio coloro che dovrebbero essere tutelati, i minori, i bambini, i nostri figli”.
Francesca Romana Cristicini