L’emergenza rifiuti a Roma ormai è sotto agli occhi di tutti. Non si riesce ad uscire da questa ruota del criceto dove ognuno scarica le colpe sull’altro e si è ben lontani da una risoluzione definitiva. Per provare ad uscire da questa situazione può venirci incontro l’economia circolare, attraverso la quale si può eliminare il concetto di “rifiuto” e sostituirlo con i termini “recupero”, “riciclo” e “condivisione”, in quanto i materiali “consumati” rientrano nel ciclo produttivo, riducendo gli sprechi e soprattutto i rifiuti da smaltire.
Di questo argomento ne parliamo con Agostino Fraccascia, candidato alle Elezioni Amministrative di Roma per i Municipi XII e XIII con la lista “Rinascimento Sgarbi” a supporto del Candidato Sindaco Enrico Michetti. Agostino Fraccascia, è un imprenditore di origini pugliesi e cittadino romano da più di 30 anni ed ha deciso di candidarsi in “prima linea” per mettere “a nudo” le proprie competenze a servizio della città.
I rifiuti di Roma, stanno diventando una vera incombenza per l’amministrazione pubblica, lei pensa davvero che un’economia circolare possa dare un aiuto concreto? Si, sono convinto che l’economia circolare possa aiutare parecchio, se sia l’amministrazione che il cittadino trovino un punto d’incontro. Da un lato l’amministrazione si deve impegnare a riciclare e a dare nuova vita ai prodotti, dall’altro il cittadino deve prediligere le energie rinnovabili e materiali ecosostenibili. I prodotti devono tornare come una volta “riparabili” e “durevoli” evitando i riacquisti.
Se non si favoriscono i riacquisti anche il lavoro tende a cambiare, invece di produrre nuovi materiali avremo bisogno di persone che sono in grado di riparare, è questo il suo pensiero? In parte si, la catena produttiva serve sempre perché anche i materiali usati che devono essere riciclati per tornare in vita devono in qualche modo essere “rigenerati” o “modificati”. A questo si aggiunge la figura del “manutentore” che sta andando sempre più in disuso. Produzione come trasformazione e manutenzione, non diminuiscono la richiesta di lavoro, ma l’incrementano.
Quali sono secondo lei i vantaggi dell’adozione dell’economia circolare? I vantaggi sono numerosi, innanzitutto la pressione sull’ambiente, la popolazione mondiale è in crescita esponenziale e a breve non avremo più risorse per tutti se continua questo trend. I consumatori potranno avere dei prodotti durevoli, che consentano risparmio economico e che attraverso l’innovazione possono migliorare la qualità della vita.
Lei come pensa di attuare questa idea a livello comunale? Io ho parecchie idee a riguardo e che sono fattibili per l’amministrazione. Ovviamente l’amministrazione non può fare tutto da sola, ma serve seguire ed aiutare il cittadino in questo nuovo modo di approcciarsi al rifiuto, pertanto verranno effettuate delle formazioni-informazioni che sicuramente daranno alla persona una consapevolezza in più di ciò che significa essere “ecologici”. Sono convinto che tentare questa strada possa veramente aiutare Roma e i cittadini che la abitano.
Eleonora Francescucci