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Ai microfoni di RTL 102.5 Enrico Michetti ha parlato del suo programma che prevede un rilancio della capitale puntando su diversi aspetti.
«Partendo dai rifiuti e dal decoro urbano, dai trasporti, da una città più sicura, abbiamo esplorato un pochino tutto ciò su cui Roma è carente. Il brand di Roma, il marchio, rilanciare quelle che sono le prerogative di Roma: città della bellezza, dell’arte, della scienza, centro della cristianità, bisogna rilanciare il turismo partendo da una logistica e da un’organizzazione.
Per quanto riguarda i trasporti va fatto sì che questa rete infrastrutturale sia adeguata con semafori intelligenti e corsie preferenziali, con i prolungamenti dei tronconi metropolitani.
La chiusura dell’anello ferroviario, la Roma-Lido che deve tornare ad essere una tratta importante perché collega i due parchi archeologici, quelli di Roma centro e quelli di Ostia e poi è quella proiettata verso il mare. Oggi ci sono tre convogli quando probabilmente ne servirebbero trenta».
A proposito del tema rifiuti e del decoro urbano, il candidato Sindaco del centrodestra aggiunge: «Va rilanciata anche quella che è l’immagine della città: abbiamo delle sterpaglie altezza uomo, i cinghiali in città, non abbiamo impianti per trattamento e smaltimento dei rifiuti.
Siamo di fronte al collasso per carenze dovute sia al Comune -che si occupa della raccolta e che dovrebbe fare in modo che vengano pianificati gli impianti e individuati i luoghi per fare in modo che vengano realizzati-, sia alla Regione, che non si è sostituita all’inadempienza del Comune e che quindi ha contribuito all’attuale situazione d’emergenza.
Infine bisogna tornare alla normalità e bisogna pianificare la manutenzione ordinaria e straordinaria per le strade, idem per quanto riguarda i plessi scolastici e per tutto quello che riguarda il verde pubblico».
ASSESSORE AL BILANCIO?
Sulla possibilità di ricoprire per sei mesi il ruolo di Assessore al bilancio, Michetti spiega: «Il 31 dicembre di quest’anno chiude la gestione commissariale perché il bilancio di Roma è commissariato per un debito pubblico piuttosto ingente.
Bisogna capire con quale bilancio chiuderà, quale sarà il carico che graverà su Roma e poi prendere con le dovute conseguenze i rimedi idonei per superare questa empasse.
Seguirà poi la comprensione dello stato dell’arte attraverso una new diligence, ed è una fase delicatissima perché devono esser prese delle decisioni di natura politica in ragione dello stato economico dell’ente locale».
Francesca Ruggiero