Il candidato sindaco propone di eleggere Roma la città dei bambini.
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- A) cambiare l’ordine dei fattori: non più promesse di opere faraoniche mai realizzate ma ristrutturazione verosimile di zone della città secondo le possibilità del bilancio comunale coinvolgendo le facoltà di ingegneria ed architettura e gli ordini professionali di ingegneria ed architettura
- B) mutare radicalmente l’organizzazione del lavoro del personale comunale con tendenza alla riduzione della quantità e aumento della produttività invertendo l’attività sanzionatoria da accentuare all’interno nei confronti di dirigenti, funzionari ed impiegati e ridurre in modo drastico all’esterno verso i cittadini-utenti di servizi inefficaci ed inefficienti. Il personale comunale in maggioranza verrà impiegato in presenza sul territorio per risolvere i problemi degli abitanti cercando le migliori soluzioni anche con il sistema delle deroghe con assunzione di responsabilità per fini di pacifica convivenza e sviluppo dei singoli e dei gruppi per rinnovare l’appartenenza alla comunità di Roma, Caput Mundi
- C) abolizione dello smart working per i dipendenti comunali; si lavora in presenza per il controllo del territorio
- D) creazione di un assessorato per la logistica delle aziende operanti sul territorio romano con la presenza permanente delle associazioni di categoria
- E) riformulare ed innovare l’antico progetto della “Città giudiziaria” per attenuare i disagi degli operatori di giustizia e contribuire almeno sul versante edilizio e della mobilità il servizio ai cittadini di una amministrazione della giustizia che dovrebbe affrontare una rivoluzione copernicana annunciata da decenni e che costituisce elemento dirompente e nefasto dell’ordine pubblico
- F) le competenze riguardanti l’ordine pubblico verranno accentrate in una apposita struttura organizzativa dipendente direttamente dal Sindaco che impiegherà in numero massiccio gli agenti di polizia municipale con criteri e metodologie appropriate per rendere h24 la città di Roma più sicura, attesa l’attuale situazione di generalizzato dominio della violenza e della conflittualità tra i consociati che non appartengono alla criminalità organizzata la cui competenza spetta alle forze dell’ordine
- G) la sintesi del progetto per Roma:” offro agli abitanti di Roma degli occhiali per leggere il buio della sofferenza umana, del dolore dell’esistenza, per comprendere l’espressione di un bambino al quale possiamo restituire il sorriso, donare la gioia di essere bambino. Un obiettivo ambizioso, liberare le genti di Roma dell’esperienza dell’infelicità, in particolare i bambini che sono il futuro dell’umanità. Noi usciremo dai Palazzi, non aspetteremo che qualcuno ci chieda, andremo noi a chiedere quali sono i problemi quotidiani delle famiglie, dei figli, dei genitori, dei commercianti, degli imprenditori, degli operatori pubblici e privati, dei costruttori, dei professionisti di ogni ordine e grado.
Elenco:
– risorse umane – produttività lavorativa in deroga per la soluzione dei problemi
– ristrutturazione di immobili in disuso di privati abusivamente occupanti
– ristrutturazione di immobili in disuso di enti pubblici abusivamente occupanti
– manutenzione ordinaria delle strade comunali e provinciali
– riapertura di comparti industriali con inizio scaglionato ad iniziare da quelli più dinamici e più utili per la città di Roma
– agricoltura ritorno al passato, favorire ogni opportunità di singoli e di gruppi
– commercio apertura delle attività commerciali, massima liberalizzazione
– ristoranti – trattorie – pub – gastronomie – bar si consuma al chiuso, all’aperto, sul marciapiede, in piazza, minima distanza per mangiare insieme, degustare, salutarsi e fare amicizia. Diventano luoghi di socializzazione, di addestramento alla gentilezza, una gara al più educato, all’altruista di strada, un campionato per il sorriso più accattivante
– mercati rionali a macchia di leopardo con controllo a vista di funzionari pubblici – ispettori di vicinato e ispettori arredo, sanitario ed urbano solo per assicurare preventivamente la legalità e la sicurezza degli acquisti da parte dei consumatori.
Noi ancor prima delle cose lavoriamo sui comportamenti in ragione del fatto che qualsiasi tipo di azione è decisa dall’uomo.
Noi non garantiamo i diritti perché chi lo annuncia è un falso profeta. I diritti sono scritti sulla carta e per ottenerli devi rivolgerti al giudice che è il tuo nemico, il suo interesse è punire per dimostrare di essere bravo e mantenere il posto.
Noi aiutiamo a soddisfare i bisogni che sono del singolo come della comunità. In particolare i bisogni dei bambini. Puntare sui diritti significa suicidarsi. I diritti sono lo strumento della classe dominante per sopprimere l’esistenza e la vita delle persone. Dante l’ultimo poeta del Medioevo e il primo poeta moderno ha descritto i mali del mondo. La storia di ogni società sinora esistita è storia di divisioni e di conflitti: governanti e governati, oppressori e oppressi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba, liberi e schiavi. I dominanti hanno ridotto la dignità e l’onore ad un valore di scambio, tutto si compra e si vende sul mercato dei valori universali del rispetto alla vita dell’altro da sé. Nelle macellerie del mondo vengono sezionati i corpi dei bambini per i pezzi di ricambio dei figli delle società opulente.
Se un ragazzo mi dice preferisco il carcere alla scuola perché nel carcere sono stimato; se un uomo che ha giurato eterno amore poi alla ex moglie, ex compagna, ex fidanzata, infligge 36 coltellate e si consegna volontariamente ai Carabinieri, se un bambino epilettico viene sequestrato a casa della mamma, strappato da suo petto con l’impiego di 20 operatori di cui 10 agenti dell’anticrimine e tradotto in un lager di Stato chiamata “casa famiglia”, se un bambino, nato genio, che ho incontrato al crocevia del destino quando con ritardo potevo usufruire di quota cento mi ha detto “gli adulti non hanno mai risolto un problema” e poi anche lui, il principe, è stato tradotto in un lager con la compiacenza di pubblici ministeri che dovrebbero assicurare l’ordine pubblico, allora cari potenti della terra vuol dire che qualcosa non funziona.
Al posto del falso diritto della legge uguale per tutti velato da illusioni religiose e politiche, noi poniamo il principio: ad ognuno secondo i suoi bisogni – l’uomo nasce libero ed ovunque è in catene.
Liberate i figli espropriati ai genitori. Bambini di tutto il mondo unitevi.
Per questo abbiamo intestato Roma “la città dei bambini”.
Allora io vi dico: “amatevi gli uni con gli altri non c’è altra possibilità”; non è necessario avere fede, non è un principio religioso, è una necessità sociale. E’ il nostro modello culturale ed operativo e lo esporteremo nel mondo in nome di Roma.
Francesca Romana Cristicini