Il primo disco, il rapporto con i fan, la consacrazione, i film da regista e poi gli inciampi e i grandi successi: RaiPlay racconta Luciano Ligabue in “Ligabue-È andata così”, la prima docu-serie, disponibile da domani martedì 12 ottobre, in esclusiva sulla piattaforma digitale Rai, che ripercorre i 30 anni su e giù da un palco del Liga, attraverso la voce narrante di Stefano Accorsi, con la regia di Duccio Forzano.
Un biopic in sette capitoli, (ciascuno composto da 3 episodi di circa 15 minuti), nel quale Ligabue ripassa le tappe della sua vita, dialogando con Accorsi tra aneddoti, curiosità inedite ed esibizioni esclusive.
«Fare un prodotto del genere su un artista amatissimo ma che dal punto di vista personale non si conosce così tanto è stata la scintilla che ci ha fatto dire di sì. La docu-serie è stata scritta nei minimi dettagli, sono oltre 300 minuti di girato, c’è tanto spazio all’improvvisazione ma c’è anche un lavoro di pensiero e scrittura. E’ la storia di un italiano 2.0 in chiave rock che va dal 1987 ad oggi con un’apertura sul domani e sul mega concerto al Campovolo del 2022. Sono sette capitoli suddivisi in tre puntate ciascuno che inducono alla visione compulsiva» ha dichiarato Maurizio Imbriale, Vicedirettore RaiPlay e Digital.
Nella narrazione Stefano Accorsi è il fedele complice della rockstar in questa avventura che vede coinvolte le testimonianze di tanti amici e colleghi che in qualche modo hanno fatto parte della vita e della carriera dell’artista.
«E’ un progetto notevole non solo per il materiale a disposizione ma anche per l’ambizione di raccontare in cinque ore un percorso artistico come quello di Luciano che è sorprendente perché oltre ai momenti di accelerazioni pazzesche e di sorpresa a cui ci ha abituato racconta anche quelli più difficili, non c’è solo la parte di luce ma anche quella d’ombra. Sono felicissimo di aver accompagnato Luciano in questo progetto, dopo le esperienza al cinema. Lui ha un punto di vista su tante cose, non ci si annoia mai e ci si diverte insieme» – ha detto Stefano Accorsi in un videomessaggio.
«Un entusiasmo crescente ci ha accompagnato in questi mesi, mentre i vari capitoli di “Ligabue – E’ andata così” erano in preparazione – commenta invece Elena Capparelli, Direttore di RaiPlay e Digital. Un vero regalo, lungo trent’anni, per il nostro pubblico e per i fan di Liga, che ci regala ancora una volta emozioni, musica e parole».
Così Luciano Ligabue racconta come nasce la docu-serie:
«Il progetto fin dall’inizio è stato intrigante, affascinante ma era difficile capirne la forma, dove potevamo andare a parare. Sapevo che c’era da raccontare la mia storia e abbiamo scelto di dividere la serie in sette capitoli, in base ad argomenti differenti. Con Stefano Accorsi c’è un’amicizia di vecchia data ma soprattutto è uno che sa cazzeggiare, lui da una parte fa il dj che racconta gli eventi che stanno capitando, dall’altra è un amico complice, con cui ho potuto confidarmi dando un tono diverso al lavoro. La prima puntata parla dei miei esordi, la seconda intitolata “Boom” racconta il momento del grande successo inaspettato, a metà degli anni Novanta, la terza si chiama “Parlaci di te” e smentisce un po’ uno degli aggettivi che mi viene spesso appioppato, cioè riservato. C’è una parte con le canzoni in cui ho svelato cose personali, i lutti, le nascite, i dolori. La quarta puntata, “Facci un po’ vedere”, racconta i miei tre film, la quinta è dedicata alle mie crisi professionali, ne ho avuto tre, ho anche pensato di ritirarmi e ne spiego i motivi. La prima dopo il terzo album, quando il successo ottenuto sembrava essere improvvisamente sparito, la seconda alla fine degli anni Novanta quando avevo difficoltà a gestire la popolarità, la terza dopo l’uscita di Made in Italy, un progetto molto articolato tra album e film. Mi sono ritrovato a perdere la voce a causa di un polipo alle corde vocali e non sapevo se la mia vocalità sarebbe tornata uguale a prima. La sesta puntata si chiama “Centomila storie” e parla del rapporto con il mio pubblico, mentre la settima è incentrata sull’anima dei posti in cui ho suonato, dai parcheggi dei supermercati fino a Campovolo».
Questi gli ospiti delle prime 3 puntate: Max Cottafavi, Mauro Coruzzi, Francesco De Gregori, Elisa, Eugenio Finardi, Gino e Michele, Marco Ligabue, Linus, Claudio Maioli, Nicoletta Mantovani, Giovanni Marani, Robby Pellati, Federico Poggipollini, Mel Previte, Camila Raznovich, Massimo Recalcati, Rigo Righetti, Gerry Scotti e Walter Veltroni.
Prodotta da Friends & Partners e Zoo Aperto, “LIGABUE – È andata così” rappresenta una cavalcata mozzafiato, dalla fine degli anni ‘80 ad oggi, in un viaggio che mescola, senza soluzione di continuità, immagini di repertorio, dialoghi scritti ad hoc e testimonianze di ospiti, con un continuo avvicendarsi di registri narrativi (fiction, doc, attualità).
All’interno della serie le canzoni e la carriera della rockstar si intersecano ai fatti di cronaca e di costume più salienti degli ultimi 30 anni, che non rappresentano solo semplici elementi di un contesto storico, ma sono episodi che hanno avuto un’influenza sulle scelte e sulla vita dell’artista.
Insieme alla musica nella docu-serie si rivivrà anche un altro percorso di Ligabue, quello dedicato ai film e ai libri, per evidenziare lo sguardo intimo e inedito dell’artista che si racconta dai suoi luoghi d’elezione: il suo studio e il suo paese, Campovolo.