Dal 2004, il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea, il 25 ottobre celebrano la Giornata europea della giustizia; obiettivo primario è avvicinare la giustizia ai cittadini, informandoli sui loro diritti e promuovendo l’operato del Consiglio d’Europa e della Commissione europea per l’efficienza della giustizia (CEPEJ).
In occasione di questa giornata dal 2014 il CCBE “Consiglio degli Ordini degli Avvocati e degli Avvocati d’Europa” ha lanciato l’idea di coordinare un evento annuale istituendo la Giornata europea degli avvocati che celebra i valori condivisi dei legali e il loro ruolo nella promozione dello stato di diritto, nonché il loro contributo al sistema giudiziario. https://www.ccbe.eu/actions/european-lawyers-day/
Il tema scelto per il 2021 è “Nessuna giustizia senza avvocati indipendenti”.
L’indipendenza degli avvocati – già presente nel Codice deontologico forense – è un elemento essenziale, affinché la classe forense possa svolgere la sua missione di difendere adeguatamente i cittadini, anche nelle loro azioni contro lo Stato, di costruire la fiducia tra avvocati e clienti, di preservare lo stato di diritto e di adempiere l’importante e insostituibile ruolo di prevenzione degli abusi di potere.
Questa sarà l’occasione per ribadire la necessità di sostenere il lavoro in corso del Consiglio d’Europa sulla stesura di una Convenzione sulla professione di avvocato. https://www.ccbe.eu/actions/european-convention-on-the-profession-of-lawyer/
Tale strumento creerà le garanzie necessarie affinché gli avvocati in Europa possano esercitare liberamente la loro professione in modo indipendente, senza pregiudizi o impedimenti, e assicurerà pertanto il rispetto dello Stato di diritto offrendo ai cittadini l’effettivo accesso alla giustizia e la tutela diritti umani e delle libertà fondamentali, in particolare i diritti della difesa e le garanzie di un processo equo.
L’idea di creare uno strumento internazionale vincolante – eventualmente accompagnato da un meccanismo di controllo – costituirà un valore aggiunto per il sistema giustizia assicurando maggiori garanzie di sicurezza e indipendenza alla classe forense.
In molti Stati membri del Consiglio d’Europa – almeno una ventina di Stati individuati fino ad oggi – gli avvocati subiscono un’indebita pressione, quando non sono, nei casi peggiori, vittime di aggressioni fisiche, sparizioni forzate e omicidi.
Questa sarà l’occasione per fare luce sugli attacchi contro gli avvocati che sono spesso legati all’ingiusta assimilazione ai loro assistiti.
Sebbene già vi siano vari strumenti che raccomandano la tutela del ruolo degli avvocati, tra cui la Raccomandazione n. R (2000) 21 del Comitato dei ministeri agli Stati membri sulla libertà di esercizio della professione, i continui attacchi al mondo forense mostrano che ciò non basta. https://search.coe.int/cm/Pages/result_details.aspx?ObjectId=09000016804d0fc8
La futura Convenzione europea costituirà un nuovo passo verso l’effettiva tutela dello Stato di diritto. Inoltre, se la convenzione proposta fosse una convenzione “aperta”, cioè aperta alla ratifica da parte di Stati non membri del Consiglio d’Europa oltre ai 47, il testo potrebbe ampliare l’ambito territoriale di protezione effettiva dello Stato di diritto ad altri Stati che condividono gli stessi valori. A poco a poco, la portata applicativa di tali disposizioni si estenderebbe e crescerebbero le tutele per cittadini e avvocati.
La natura essenziale del ruolo degli avvocati nell’amministrazione della giustizia richiede senza dubbio un livello di protezione internazionale superiore a quello attualmente esistente pertanto procedere in questa direzione è oramai una necessità.