Nuova Delhi in lockdown per un tasso insostenibile di smog nell’aria.
Nuova Delhi con i suoi venti milioni di abitanti è tra le metropoli più inquinate al mondo, la presenza di fabbriche, di roghi agricoli nelle aree limitrofe e del traffico ha reso in questi giorni la capitale indiana una città invivibile. Nell’ultima settimana la situazione è peggiorata e i livelli di smog sono saliti a 437 su una scala di 500, secondo l’indice della qualità dell’aria. Nelle ultime ore inoltre i livelli di pm 2.5, le particelle più piccole e dannose che possono penetrare nel sangue, hanno superato i trecento, venti volte il limite massimo giornaliero raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Così il primo ministro indiano Arvind Kejriwal, dichiarandosi seriamente preoccupato per le condizioni dell’aria, ha predisposto il lockdown cittadino per una settimana, chiudendo scuole, cantieri e portando in telelavoro i dipendenti di uffici pubblici e privati. Quello dell’India è un primato storico triste e terrificante, che spiazza considerando anche come il paese durante la Cop26 sia stato uno dei più reticenti nell’accettare misure per il contenimento del cambiamento climatico. Per fino in un affluente del fiume sacro, il fiume Yamuna, è stato invece rilevato un alto tasso di ammoniaca, con tanto di schiuma a galleggiare sulla superficie, che causa danni respiratori e cutanei. In questa settimana si è registrano un tasso di dodici-quattordici pazienti al giorno giunti al pronto soccorso lamentando una grave insufficienza respiratoria, in particolare i picchi si raggiungono di notte quando le difficoltà respiratorie creano insonnia e ansia, così come riportato da Times of India. All’inizio di quest’anno, il governo di Nuova Delhi ha presentato il suo primo purificatore d’aria gigante contenente quaranta ventole che pompano mille metri cubi di aria al secondo attraverso i filtri. La struttura da due milioni di dollari dimezza la quantità di particelle nocive nell’aria, ma solo entro un raggio di un chilometro quadrato, affermano gli ingegneri. L’emergenza potrebbe protrarsi fino al 18 novembre a causa di venti deboli e condizioni metereologiche stabili.
Aurora Mocci