«Oggi ho voluto incontrare i ragazzi e le ragazze del Liceo Nomentano, una delle tante scuole che al momento sono occupate a Roma. Chiedono una scuola a misura di studente, che garantisca l’apertura, che sia sicura e che sia un punto di riferimento sul territorio, accessibile ed inclusiva. Non puntano il dito contro la loro scuola, ma pongono domande di sistema, sulla scuola e sul modello di sviluppo.
Credo che dopo due anni di didattica a singhiozzo, di chiusure degli spazi di socialità, sia necessario aprire canali di confronto con chi più di tutti ha pagato il prezzo della crisi sanitaria e di tutte le criticità che il sistema scuola portava in seno. Ho trovato un clima vivace e responsabile, capace di elaborare proposte preziose per chi, come me, ricopre ruoli amministrativi e politici. Le nuove generazioni non hanno bisogno di chi parla al loro posto, ma di menti capaci di ascoltarli. Meglio di altri hanno capito l’enorme questione ambientale che rischia di compromettere il loro futuro, hanno compreso che per vincere le discriminazioni e le violenze, in primis quella di genere, occorre passare per la scuola, che questa è e deve essere il luogo di crescita personale e che la pandemia è uno spartiacque da cui uscire con una società migliore che non dovrà somigliare alla vecchia e dannosa normalità.
Mi sono impegnata e sono impegnata, seppure con prerogative e competenze specifiche, ad essere al loro fianco affinché le risorse del Pnrr siano l’opportunità reale per un significativo cambio di paradigma». Così l’assessora capitolina alla Scuola, Lavoro e Formazione di Roma Capitale, Claudia Pratelli, oggi in visita al Liceo Nomentano del Municipio Roma III, dove negli anni scorsi ha ricoperto la carica di Assessora alle Politiche Educative e Scolastiche, Politiche per lo Sport, Diritti Civili, Pari Opportunità e Partecipazione.
Alessia Di Domenico