L’iniziativa che, s’inquadra nell’ambito della settimana della lingua araba e della cultura Egiziana, è frutto di una bella collaborazione Italo-Egiziana, sotto gli auspici della dottoressa Marwa Fawzy (Addetto Culturale dell’Ambasciata d’Egitto a Roma) e, con l’approvazione diretta dell’Ambasciatore della Repubblica Araba d’Egitto in Italia: S.E. Alaaeldin Wagih Mohamed Roushdy.
In mostra trentun opere di artisti qualificati – undici grandi interpreti delle arti visive, arrivano dalla terra del Cairo, la capitale della Repubblica Araba d’Egitto e, ventuno pittori e scultori italiani che sono stati, selezionati di recente, nell’ambito della terza Edizione del Premio la “Fragolina d’Oro”, tenutosi nelle sale di palazzo Ruspoli nella Città di Nemi, organizzato dell’acclarata Associazione Culturale Arte in Arte, del maestro pittore Paolo Viterbini e maestro scultore Walter Necci. Molti dei protagonisti presenti, hanno un ottimo curriculum personale, quasi tutti possono esibire partecipazioni e mostre personali di successo, in tanti posti del mondo con riconoscimenti e attestazioni di prestigio.
In mostra ottime opere di grandi artisti Egiziani. L’arte egiziana – pur avendo peculiarità proprie, frutto della grande antichissima civiltà del Nilo – avverte oggi anche leggere influenze straniere, che vanno dal muralismo messicano all’astrattismo, al cubismo all’espressionismo.
In tanti, qui a Roma ricordano le scenografie e i paesaggi biblici di Inji Efflatouni, che espose, negli anni sessanta, alla famosa galleria “La Nuova Pesa” di Alvaro Marchini e Antonello Trombadori.
E’ l’arte dei maestri Egiziani che ha messo e, mette davanti agli occhi tutt’ora, un Egitto sofferente, voglioso di riscatto e di, progresso sociale condiviso.
L’Art d’Égypte, in questo nostro tempo è davvero una via maestra, lungo la quale si può cercare e vedere creazioni e inventive di grande opportunità per il cambiamento sociale; del resto lo stesso Zahi Hawass, il famoso archeologo, ebbe modo di dire che: “L’arte in Egitto è stata fatta perché gli egizi credevano nella vita dopo la morte”. Trentuno interpreti di rispetto, con una bella esposizione allestita al pian terreno di un edificio che appartiene alle bellezze monumentali dell’Urbe. Le opere in mostra sono state realizzate dai maesti: Abdel Moneim Moawad, Abdul Salam Eid, Adel Mustafa, Alessandro Cignetti, Amani Farouk, Anna D’Elia, Claudio Sbordoni, Enrico Saggese, Francesca Siniscalchi, Francesco Calìa, Franco Girondi, Gabriella Tirincanti, Giacinto Perrone, Hassan Abul-Naga, Lucio Rossi, Maha Darwish, Marilena La Mantia, Mohammed Shaker, Paolo Di Nozzi, Paolo Viterbini, Piero Crivellari, Rania Wagdy, Roberto Campagna, Roberto Micheli, Rossana Cosci, Sabrina Trasatti, Simona Gloriani, Taher Abdel Aziz, Walter Necci, Yajaira M. Pirela, Samah Nabil. La Mostra è aperta dal Lunedì’ al Venerdi dalle ore 10,00 sino alle ore 18,00 – l’ingresso è libero. RS