Francesco Petretti, uno dei più importanti naturalisti italiani e presidente del Bioparco di Roma, con “Lo sguardo invisibile” (ultima uscita di “Simbiosi”, la collana di saggi di Edizioni Ambiente) ci racconta attraverso una narrazione semplice e coinvolgente che non non è necessario andare per forza in luoghi lontani per incontrare la natura. Piante e animali vivono con noi anche nelle nostre città, nei boschi che le contornano, tra le montagne, fiumi e spiagge che frequentiamo abitualmente.
Con il suo libro l’autore ci guida alla scoperta dei nostri compagni di viaggio, delle loro abitudini più sorprendenti e dei modi in cui modificano i propri comportamenti per adattarsi alla nostra ingombrante presenza: dai piccoli insetti che popolano le nostre case ai gatti e ai cani che curiamo con amore, dagli uccelli che riempiono con i loro voli i tramonti fino agli orsi, ai lupi e ai cinghiali, “Lo sguardo invisibile” è la narrazione, arricchita dai bellissimi disegni dell’autore, di una passione che nemmeno i lockdown imposti dalla pandemia sono riusciti a spegnere.
“Chi avrà la pazienza di sfogliare queste pagine – ha detto Petretti – e di guardare i disegni provenienti dai taccuini che conservo da quando avevo dieci anni, scoprirà che è possibile imbattersi in un orso bruno a un’ora di automobile da Roma, o che alle porte di Bologna comincia il regno del lupo e del cervo, che nel cielo delle nostre città volano falchi e transitano cicogne e anche che gli insetti non sono tutti uguali. Si renderà conto che nelle stesse montagne che frequenta abitualmente per sciare vivono animali selvatici e che lo stesso avviene nella macchia che circonda, apparentemente muta e inanimata, il villaggio turistico sulle rive del mare dove soggiorna durante le ferie estive”.
Francesco Petretti quindi redige una sorta di diario in cui raccoglie storie, aneddoti, memorie personali e informazioni scientifiche, e con un tono leggero e mai saccente mostra quanto sia intima la nostra connessione con la natura.
“Petretti – scrive Maurizio Costanzo nella prefazione del libro – ha quella capacità di raccontare che appartiene solo a chi ha una grande padronanza di ciò che sa. Consiglio la lettura del libro ai bambini e agli adulti e, per questi ultimi, mi unisco a Petretti per esortarli a utilizzare, nei confronti della natura, `lo sguardo invisibile`“.
Erica Lucia Noli