Roma, 8 dic. – Stupisce e a tratti commuove come per il commercio romano il tempo si sia fermato. Ad ogni Natale e ad ogni attivazione di Ztl stessi pensieri stesse parole persino le stesse virgole
Eppure alla riattivazione della ZTL dopo i mesi di sospensione causa pandemia (riattivazione che per il commercio romano sembrava essere quasi peggiore della circolazione del coronavirus) le strade si sono comunque riempite di avventori
Si può sfidare chiunque a verificare come in centro storico nella maggior parte delle ore diurne e notturne non cada come si dice in gergo una spilla e come i tavolini di bar e ristoranti ampiamente aumentati sulla base delle limitazioni da pandemia siano sempre e costantemente affollati di persone. Vediamo file davanti alla maggior parte delle attività soprattutto di ristorazione, vediamo strade occupate dai parcheggi in ogni angolo possibile immaginabile, vediamo percorsi pedonali occupati dalle auto
Percorsi dove spesso le limitazioni rappresentate dai paletti non hanno più senso, perché sono stati o divelti o trafugati. Nessuna preoccupazione invece dal commercio romano nei confronti delle attività più becere e dequalificanti, nessuna attenzione per la tutela del commercio realmente storico. Nessuna preoccupazione per gli affitti spropositati che mettono in difficoltà molte attività. Nessuno stupore nei confronti di strade occupate e assediate da auto e tavolini senza limitazioni
“Allora ci chiediamo perché invece il commercio romano non contribuisce fattivamente allo sviluppo di una mobilità alternativa? Il centro storico ha bisogno di navette elettriche che colleghino i parcheggi con strade e vicoli di questo prezioso tessuto patrimonio del mondo. Proviamo a pensarci tutti un po’ su!”. Così in un comunicato l’Associazione Abitanti Centro Storico Di Roma.
Francesca Romana Cristicini