Roma, 9 dic. – E’ stato pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero della Salute recante ‘Determinazione delle quantità di sostanze stupefacenti e psicotrope che possono essere fabbricate e messe in vendita in Italia e all’estero, nel corso dell’anno 2022’
Il provvedimento è stato redatto in conformità alle convenzioni internazionali in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope, nonché agli articoli 31 e 35 del decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, numero 309 – il ‘Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza e successive modificazioni e integrazioni’
LA PRODUZIONE IN ITALIA DI CANNABIS PER IL 2022 – Il ministero ha valutato il fabbisogno nazionale per l’anno 2022 e preso atto del fatto che “le ditte interessate sono state autorizzate a fabbricare e commercializzare sostanze stupefacenti e psicotrope”. Il decreto presenta un elenco di tutte le sostanze autorizzate. Di particolare interesse per i farmacisti – e non solo – la parte relativa alla quantità permessa per la produzione di cannabis inflorescenza. Essa è stata infatti indicata, per quanto riguarda le sostanze da distribuire in Italia, in 400 chilogrammi, che saranno prodotti come di consueto dallo Stabilimento Chimico-Farmaceutico Militare di Firenze. Non si tratta della stessa quantità stabilita per il 2021 ma di una diminuzione rispetto a quanto previsto.Nel 2021 la produzione era stata mantenuta a 500 kg
IL MINISTERO AVEVA AUTORIZZATO AUMENTO IMPORTAZIONI – A inizi dicembre 2021 Federfarma aveva riferito della decisione del ministero di aumentare l’import di cannabis a uso medico, in risposta alle carenze segnalate. Monitorando e cercando soluzioni a questa problematica, la Federazione si è rivolta direttamente al ministero, che ha stabilito di aumentare le importazioni dall’estero, come si legge nella nota del 24 novembre 2021: “Tenuto conto dell’aumento della richiesta nazionale di cannabis a uso medico, al fine di garantire ai pazienti l’accesso alle cure, altresì per consentire un ulteriore ampliamento della capacità produttiva nazionale, il ministero della Salute ha chiesto allo Stabilimento chimico farmaceutico militare (Scfm) di completare le attività previste e finanziate dalla citata legge numero 172 del 2017, nonché di aumentare l’importazione dall’estero di cannabis a uso medico con gli ulteriori fondi stanziati dall’articolo 1, comma 474, della legge 30 dicembre 2020, numero 178”.
Francesca Romana Cristicini