Dopo la grande manifestazione del 19 novembre e l`ondata di occupazioni dei licei, venerdì 10 dicembre gli studenti e le studentesse tornano in piazza in tutta Italia al fianco dei lavoratori della conoscenza, che scioperano contro la legge di bilancio del governo Draghi. A Roma l`appuntamento è alle 10.30 a Piramide. “Lo facciamo perché crediamo che solo con un`alleanza tra student3 e lavorator3 si possa conquistare il futuro”, si legge sul comunicato della Rete degli studenti medi, che rivendica le azioni finora intraprese per farsi ascoltare. “In migliaia abbiamo percorso le strade e le piazze del paese lo scorso 19 Novembre- scrivono- In più di 40 piazze abbiamo chiesto a gran voce che il nostro futuro sia al centro dell`agenda del governo, ma dalla legge di bilancio e dal Pnrr non sembra esserci nulla per la nostra generazione. Abbiamo deciso quindi di occupare i nostri istituti, riprendendoci gli spazi che ci erano stati tolti negli ultimi due anni. La costruzione di una scuola a misura di student3 passa anche dal poter fare assemblee di istituto in presenza e riconquistare i momenti di socialità, come la ricreazione. Più di trenta scuole sono state occupate a Roma e in tutta Italia. Volevamo lanciare un messaggio forte: la scuola siamo noi e non la lasceremo in mano a chi l`ha distrutta”. Per questo, ancora una volta, avanzano delle richieste concrete, promettendo che la mobilitazione continuerà finché non saranno prese in considerazione. “Vogliamo che il ministero ascolti le nostre richieste- scrivono- convocandoci e aprendo un tavolo sull`edilizia, la didattica e la rappresentanza. Per questo continuiamo a mobilitarci. Le occupazioni e le agitazioni non finiscono qui”. In particolare, venerdì sciopereranno con docenti e personale Ata per chiedere “un piano straordinario per l`edilizia scolastica, per intervenire sulle situazioni fatiscenti e costruire scuole ecologiche e a misura di studente; didattica orizzontale, per non lasciare indietro nessuno; una riforma della rappresentanza, per contare di più dentro le nostre scuole e avere più voce; abolire i Cic e creare gli sportelli di assistenza psicologica in ogni istituto”. Ultima ma non meno importante, come dimostra la vicenda di Andrea, lo studente trans del liceo `Cavour` di Roma a cui è stata rifiutata questa possibilità, la richesta di generalizzare la carriera alias. “Approvare le carriere alias in tutti gli istituti- chiedono infine gli studenti e le studentesse- creare bagni gender free e istituire a livello nazionale l`educazione sessuale e all`affettività”