È il romanzo delle grandi donne, di quelle che in fin dei conti non si sono mai arrese, nonostante tutto e tutti, ai soprusi e alle cattiverie altrui, provenienti per lo più da esseri di sesso maschile. Non si possono definire uomini, perché costoro si sono macchiati di terribili delitti, che poi, solo ed esclusivamente per il fatto di essere nati maschi, li hanno ritenuti doverosi e opportuni. Molti di loro hanno agito e hanno vissuto quando ancora era tristemente ancora in vigore il tanto famigerato delitto d’onore e forti di questo si permettevano di uccidere e/o di picchiare brutalmente compagne, mogli e figlie. Altri ancora poi, con il diavolo in corpo e la rabbia che gli faceva palpitare le tempie, hanno compiuto violenze sessuali inascoltabili e inudibili verso donne e soprattutto ragazzine che ancora non avevano avuto la gioia e il diritto di conoscere davvero l’amore con la “A” maiuscola e l’abbraccio sincero di un uomo che le amava e le rispettava. Hanno rubato loro la giovinezza, la purezza e il fiore più bello. E l’hanno fatto perché si sentivano i padroni del mondo e anche di quei corpi e di quelle bocche che chiedevano in maniera diversa e con linguaggi differenti di lasciarle stare o ancora di fare in maniera che tutto ciò che stavano subendo finisse presto, il prima possibile. E poi di contro ci sono quelle donne, che nonostante i tempi fossero ancora contro di loro, hanno deciso di ribellarsi al sistema e a quei maschi che non le rispettavano e le consideravano oggetti e, in certi casi, meno che niente. Stiamo parlando di Giuseppina e Caterina, che hanno perso la vita e che si sono sacrificate per un bene più alto, ovvero per amore. Un amore grande e assoluto, e che noi poi abbiamo avuto modo di conoscere durante la lettura attenta e accorta di questo bel romanzo, grazie alla presenza straordinaria di personaggi che apparentemente non c’entrano nulla tra di loro ma che-in realtà- sono legati fra loro in modo imprescindibile e indissolubile. Ci sono legami, quei legami di sangue, che nonostante il tempo e le bugie profonde dette e raccontate, se non addirittura tramandate, riemergono poi, e che ci lasciano interdetti e basiti. Tutto è il contrario di tutto e anche quando pensiamo che una figura possa essere negativa o viceversa, ecco il grande colpo di teatro che ci lascia letteralmente a bocca aperta. E sta proprio qui la maestria di un bravo romanziere, e Pantano lo è certamente. Un’ottima prova per un’opera che va letta con attenzione dalla prima all’ultimissima pagina, assaporando ogni singola parola, senza aver fretta di arrivare alla conclusione ma godendosi pienamente il momento perché è solo in tale maniera che si può comprendere al 100% la bellezza di Archi Di Sangue, che, nonostante il titolo, non è solo un romanzo thriller, ma molto, molto di più. Speciale.
Casa Editrice: Brè Edizioni
Genere: social thriller
Pagine: 210
Prezzo: 18 €