Purificatori di aria nelle scuole contro bronchiti e Covid-19.
“È fondamentale e urgente lavorare ed investire sul miglioramento dell’aria negli ambienti chiusi, a partire dalle scuole. Come pediatri abbiamo suonato l’allarme, la scorsa settimana, sulla necessità di dotare gli edifici scolastici di purificatori in grado di filtrare l’aria in classe: per fronteggiare il Covid-19, in primissima battuta, ma anche per arginare l’aumento di bronchiti dovute alle finestre aperte nelle giornate invernali di lezione. Nelle ultime ore è arrivato l’appello anche dell’Organizzazione mondiale della sanità: la ventilazione rappresenta per l’Oms la quinta opzione contro il Coronavirus insieme a vaccini, distanziamento, mascherine e lavaggio delle mani. Non c’è altro tempo da perdere: il tema della qualità dell’aria va affrontato in maniera seria e concreta per i bambini e tutta la popolazione nei luoghi chiusi e pubblici”. Così, in una nota, Patrizio Veronelli, segretario della Confederazione italiana pediatri – Cipe del Lazio.
“Mentre la ‘ventilation roadmap’ dell’Oms punta a fornire raccomandazioni concrete su come migliorare l’aerazione interna e si studia, sempre a livello mondiale, un modello fisico per sviluppare standard di ventilazione contro l’infezione negli ambienti comuni, l’Italia potrebbe anche sfruttare il bonus di ristrutturazione al 110 per cento degli edifici – aggiunge Veronelli – Oppure, purché si faccia, si proceda subito con l’installazione di purificatori d’aria definendo un piano, a medio termine, per adeguare alla nuova esigenza le strutture. Il Lazio si faccia capofila di un progetto pilota nelle scuole da importare nel resto d’Italia a tutela della salute di bambini e adolescenti” conclude Veronelli.
Aurora Mocci