Profondo, intenso, affettivo.
“Non dimenticarlo mai”, Garzanti Editore, è il nuovo romanzo di Federica Bosco che torna nelle librerie dopo il successo di “Il nostro momento imperfetto” e “Non perdiamoci di vista”.
È la storia di Giulia, giornalista milanese che il giorno del suo quarantanovesimo compleanno realizza, di colpo, una verità che scopre devastante e dolorosa: non ha un figlio e vuole diventare madre. Nonostante una vita scandita da mille impegni, avverte all’improvviso la consapevolezza che la sua esistenza cosi come è sembra non avere più alcun senso. Un compagno da quattro anni, Massimo, anch’egli giornalista con una forte propensione all’indipendenza, una madre giocatrice incallita dalla personalità crudele e affascinante da cui ha imparato a guardarsi le spalle, qualche amica con cui condividere sfilate e pettegolezzi, un fratellastro amatissimo, un padre artista e sognatore, e questo è tutto. Ciò che la sconvolge, però, è l’impellente desiderio di maternità mai provato prima, giunto molto oltre i tempi supplementari, che adesso le sembra l’unica ragione di vita. Le reazioni delle persone vicino a lei non sono incoraggianti e, accompagnata da un coro di “ma tu non ne hai mai voluti”, Giulia si accinge non senza difficoltà a convincere il compagno a imbarcarsi nel complicato mondo delle cure per la fertilità, ispirata da un’idea di famiglia in cui crede ancora nonostante la sua infanzia passata a giocare a Barbie sotto i tavoli verdi. Massimo però si rivela un partner imprevedibile, che la porta un giorno in un paradiso di mille premure e quello dopo nell’inferno dell’indifferenza, facendola sentire ancora più sola. Così Giulia, quasi senza alleati, decide di abbandonare per sempre la sua zona di confort e di spiccare un salto nel vuoto.
Con la scrittura tagliente e malinconica allo stesso tempo, la Bosco avvolge (e coinvolge) i suoi lettori nel percorso di vita della protagonista. Giulia, che all’improvviso scopre di essere vissuta da anni, se non da sempre, dentro una bolla, di finta sicurezza, patinata, fatta di aperitivi glamour, cocktail fra colleghi, reunion ai Navigli.
Ciò che più colpisce è la capacità dell’autrice di descrivere con minuzia le caratteristiche psicologiche ed emotive dei protagonisti: dalla madre egoista e inaffidabile; al compagno altrettanto inaffidabile e, a tratti, manipolatore e crudele; alle amiche prima allontanate e poi ritrovate; a una nuova coppia di amici, quelli che riescono ancora a far credere al lato buono dell’umanità; al fratello e alla cognata adorati. Ognuno di noi avrà sicuramente incontrato nel corso della sua vita almeno uno di questi personaggi e, leggendo il romanzo della Bosco, non è affatto difficile identificarsi nelle situazioni che vive la protagonista, domandosi “Ed io, come avrei reagito?”.
Federica Bosco colpisce il cuore del lettore che, come cita la copertina del libro, non può dimenticare come “non sia mai troppo tardi per prendere una decisione folle se ti rende felice”.
Gaia Pandolfi
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