Il video-report di PaeseRoma sulla manifestazione dello scorso 15 gennaio a Roma, Piazza San Giovanni, ci mostra una realtà di dissenso molto diversa da quella che la vorrebbe disorganizzata e morente. Il comitato organizzativo “Verità e Libertà” sembra averne fatta di strada da quel 9 ottobre quando in un’operazione con tutta probabilità coordinata con le forze dell’ordine, il criminale fascista Castellino aveva guidato dal palco un corteo “spontaneo” che ha culminato nella pantomima dell’occupazione della sede CGIL poco distante.
Allontanate le frange di estrema destra, il comitato rimane estremamente variegato (con decine di sigle italiane ed internazionali aderenti) dai liberisti-localisti, ai conservatori cattolici uniti tutti dal dissenso che non è certo più una contrapposizione sì/no Vax (in moltissimi i vaccinati presenti e partecipanti) ma una volontà precisa di unione delle persone comuni per combattere il sistema sociale ed economico che il governo sta immettendo brutalmente da due anni nelle nostre vite promettendo la “nuova normalità” che va a generarsi.
“La libertà di scelta non può essere compromessa”, “i diritti civili non rimarranno sospesi ad oltranza”, “I bambini, le famiglie, le persone non possono più continuare a subire traumi fisici e psicologici quotidiani”, “La piccola impresa non può pagare per l’egemonia dei grandi gruppi mondiali”: questi sembrerebbero apparire come gli intenti e presupposti più chiari della manifestazione che, date le disposizioni del governo, si è svolta con un sit-in pacifico e distanziato con un servizio d’ordine composto anche da ex ufficiali delle forze armate. La manifestazione ha visto episodi collaterali con comitati di quartiere che hanno tenuto discorsi alternativi e un tentativo di corteo da parte di uno sparuto gruppo che non si è mai incontrato direttamente con le forze armate.
Oltre all’appariscente Enrico Montesano sul palco sono apparsi luminari, medici radiati, vittime della vaccinazione, sindacati di polizia, giudici, avvocati, personaggi, giornalisti italiani e stranieri. Si raccomanda la visione del (VIDEO) pubblicato da PaeseRoma perché riesce davvero a trasmettere la dimensione della protesta che va ben oltre il complottismo delirante e riesce ad unire le persone su un disagio ed un dissenso realmente esistente a prescindere da ogni scelta terapeutica personale, in ottica sociale, per il bene comune.