Il 7 febbraio, uno dei maggior cantautori italiani, Vasco Rossi, compie 70 anni. Nato a Zocca in provincia di Modena nel 1952, ha scritto più di 190 canzoni, ha pubblicato 34 album e venduto quasi 40 milioni di dischi. Di 70 anni, 45 li ha passati sul palcoscenico, una carriera musicale strepitosa, scandita da numerosi successi, ma anche da scandali e da grandi perdite che lo hanno segnato nel profondo.
Inizia a scrivere le sue canzoni verso i quindici anni dato che non riusciva a suonare quelle degli altri. Questo continuo esercizio lo ha portato a migliorarsi e a debuttare prima come DJ, per poi incidere nel 1977 il suo primo 45 giri Jenny/Silvia.
La sua prima apparizione in televisione è del 1979 e dello stesso anno risale anche uno dei suoi più grandi successi: Albachiara. L’esperienza che cambia la sua carriera è la partecipazione al Festival di Sanremo del 1982, con la canzone Vado al massimo. Nonostante non sia riuscito a vincere un Festival di Sanremo, Vasco è sempre stato il primo, non solo per i numeri esorbitanti che ha fatto registrare in termini di vendita e di persone presenti nei concerti, ma come vero e proprio simbolo di più generazioni.
L’artista stesso delle sue canzoni qualche anno fa in un’intervista, ha affermato «Scrivo quello che mi viene da dentro, non so nemmeno io, quando comincio la canzone di cosa parlerà, mi viene fuori durante ed è sempre un miracolo il fatto di arrivare alla fine. Le mie canzoni non sono per tutti, io non sono popolare anche se ho un pubblico così numeroso. In verità raccontando le mie rabbie, le mie gioie, le mie frustrazioni, mi spoglio completamente».
Pochi giorni fa, in occasione del quarantesimo anniversario di Vado al Massimo, ha dichiarato «Devo tutto alla musica che non fa distinzioni di sorta, non è il passare del tempo che conta, ma come lo usi. Intrigante è il viaggio che la musica ti permette tra fortissime emozioni, splendide illusioni e tremende delusioni».
Vasco Rossi è un uomo ed un artista che non ha mai avuto paura di prendere posizione per le sue idee, spesso pagandone le conseguenze. E’ riuscito a comporre testi importanti e a colpire al cuore, con quella forza vitale che solo lui può emanare.
«Liberi liberi siamo noi, però liberi da che cosa. Chissà cos’è, chissà cos’è. E la voglia, la voglia di ridere. Quella voglia che c’era allora. Chissà dov’è, chissà dov’è… Eh già!»
Agostino Fraccascia