Presentato il nuovo protocollo antimafia per l’assegnazione degli appalti
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, è intervenuto a Unomattina per discutere del protocollo antimafia firmato dalla Regione Lazio con la Direzione nazionale antimafia e con la Direzione investigativa antimafia. “Con il protocollo facciamo prevenzione dando il messaggio che tutti possiamo fare qualcosa contro la mafia. Tutti dovremmo essere impegnati nella lotta prevenendo il crimine: abbiamo scelto una durata di tre anni e in questo lasso di tempo tutti gli appalti che daremo come Regione Lazio, e abbiamo calcolato una cifra pari ad almeno 12 miliardi di euro, verranno in automatico inviati alla Procura e alla Dia”. Così “Questo non solo non allungherà i tempi delle gare ma probabilmente li accorcerà perché i controlli non interverranno quando una inchiesta individuerà una azienda magari legata alla mafia, ma il controllo andrà di pari passo al processo amministrativo– ha spiegato il governatore- Si tratta dunque di un bel segnale perché rilancia il concetto che tutti possiamo fare qualcosa, dobbiamo fare in modo che le risorse del Pnrr arrivino a tutti tranne che ai mafiosi. Le persone si aspettano che arrivino servizi e qualità, non la mafia. Sappiano quindi i mafiosi che chi partecipa alle gare del Lazio sarà controllato. Questo è anche un bel messaggio per gli imprenditori onesti”. Zingaretti ha poi aggiunto: “Confidiamo molto anche in questa mattinata per far sapere alle altre Regioni che si può fare, quindi non posso che auspicare che tanti aderiscano“. Secondo il governatore “quando si parla di lotta alla mafia il faro è la semplificazione: un potente strumento per fare presto ma anche per permettere a chi indaga di capire se c’è un problema dal punto di vista della legalità“. Su questo punto “i governi in passato hanno introdotto delle semplificazioni, ad esempio, con la riforma Madia: io spero che si torni là spingendo il decisore politico e amministrativo a fare da solo, con una ulteriore semplificazione”.
Aurora Mocci