Il Referendum sull’Eutanasia Legale per la Corte Costituzionale è inammissibile. Secondo la Consulta non sarebbe di fatto preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale e con un riferimento particolare alle persone deboli e vulnerabili.
“Subito dopo la bocciatura del referendum sull’eutanasia, da parte della Corte Costituzionale, la Camera dei Deputati ha ripreso a tamburo battente il dibattito su una legge che ha come titolo ‘ la morte mediamente assistita ‘ ma in realtà riguarda sostanzialmente il suicidio assistito. Una legge che su sollecitazione della stessa Corte Costituzionale e sulla scia della sentenza Cappato per il caso di Fabo Antonini, intende fare chiarezza e dare completezza alla legge 219 sulle Dat. Con un’evidente ipotesi di lavoro: liberalizzare l’eutanasia, senza che venga mai nominata. La bocciatura del referendum, dunque, non ha fermato la cultura della morte. Diventa quindi urgente innestare una vera e propria inversione di tendenza, che ponga al centro del dibattito, a tutti i livelli, il valore della vita e non solo la necessità di cure palliative, ma anche di un’intensa, tempestiva e motivante campagna di prevenzione del suicidio. E’ stato sconfitto il Referendum sull’Eutanasia, si sta lottando per capovolgere l’approccio dell’attuale legge sul suicidio assistito, ma la strada da fare è ancora moltissima, perché i testimonial della morte on demand non si fermeranno mai ” lo scrive in una nota la Senatrice UDC Paola Binetti.
Antonella Betti