“La ricreazione a distanza. Una manica di studenti alle prese con quei pezzi di insegnanti” di Michele Canalini è un’opera composita, che utilizza i generi del romanzo e del saggio per parlare della scuola e soprattutto degli insegnanti, che nel corso degli anni hanno visto cambiare le peculiarità e le responsabilità del loro ruolo. L’autore si sofferma anche sull’essere docenti in epoca pandemica, e propone uno sguardo ravvicinato sul disagio della didattica online e sullo stress degli insegnanti che hanno dovuto ripensare al loro modo di esercitare la propria professione “a distanza”. Tenendo conto che la scuola è soprattutto condivisione e scambio, trovarsi improvvisamente da soli in una stanza a confrontarsi con un freddo computer non ha destabilizzato solo i ragazzi ma anche i docenti, che hanno perso il piacere del contatto diretto con gli alunni. Il protagonista dell’opera descrive le sue sensazioni nella tremenda fase della quarantena, e mostra anche i tipici problemi che hanno afflitto la didattica a distanza, dalla connessione internet instabile alla tendenza degli alunni a sparire dai radar dell’insegnante grazie a una lunga e improbabile serie di scuse. In quest’opera non si racconta solo la storia di questo insegnante ormai stanco del suo mestiere, che anche al di fuori della pandemia cominciava a non tollerare l’arroganza di molti dei suoi alunni (pur tenendo a loro, nonostante tutto); si narra infatti, cronologicamente, dell’evoluzione della scuola italiana parallelamente alle vicende del nostro Paese, in una sezione del testo più improntata alla saggistica. Si parte dal primo giorno della scuola italiana, quel 13 novembre 1859 in cui si appose la firma del Regio Decreto da parte di un aristocratico milanese di nome Gabrio Casati, esteso nel 1861 a tutto il territorio nazionale. Era un’impostazione classista, che con l’obbligatorietà dell’istruzione scolastica dai sei agli otto anni aveva creato scompiglio specialmente nelle regioni del sud Italia. L’autore descrive nel dettaglio quella fase delicata dello sviluppo della scuola italiana per poi passare attraverso gli anni a mostrare le mutazioni di un sistema che non teneva conto di tutte le fasce di popolazione e soprattutto dei bisogni dei potenziali alunni. Mentre ci racconta questa interessante storia, che riguarda tutti noi, intervalla tali nozioni con la narrazione delle esperienze del suo protagonista, alle prese con i suoi studenti, e infine condisce il tutto con delle digressioni autobiografiche in cui riflette sul suo percorso esistenziale, e sull’evoluzione che ha compiuto come insegnante nel corso degli anni.
Casa Editrice: Kimerik Edizioni
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 286
Prezzo: 16,00 €