Roma, 3 apr. – “Lo scorso 26 marzo un rider è stato investito a fine turno di lavoro ed è stato ricoverato in codice rosso: dall’inizio dell’anno, sul territorio, sono 25 le denunce di infortunio di cui siamo a conoscenza, riguardanti i lavoratori di una sola piattaforma, con cui il dialogo è più stretto
A questa cifra tuttavia vanno aggiunti gli incidenti che riguardano i fattorini di altre società di delivery, oltre che i numerosissimi casi in cui i rider decidono di non denunciare, per paura di perdere il lavoro
”Si tratta di un tema non più sostenibile e da affrontare urgentemente: abbiamo inoltrato una richiesta di incontro al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per elaborare piani operativi a tutela della sicurezza stradale di queste persone”
E’quanto dichiarano i Segretari Generali di Filt-Cgil Roma e Lazio, Fit-Cisl Lazio e UilTrasporti Lazio, Eugenio Stanziale, Marino Masucci e Maurizio Lago.
“Parallelamente alla discussione sul nuovo Piano delle merci e della Logistica,- spiega il comunicato- dovremmo affrontare anche le criticità legate alle nuove attività di lavoro su strada, che necessitano di attenzione e sicurezza. Si deve programmare una mobilità sostenibile e sicura, fatta non soltanto di piste ciclabili, i cui percorsi sembrano seguire logiche oscure, fatte di interruzioni e tratti scollegati”
“A Roma- concludono i sindacalisti- l’uso dei mezzi privati è superiore alla media delle grandi aree urbane: la conseguenza, oltre all’inquinamento, è l’anarchia di un traffico che non impatta soltanto sui cittadini ma anche su chi effettua consegne a domicilio. L’incolumità dei rider è messa dunque a rischio da conducenti che fanno abuso di sostanze – tema spesso trascurato -, e da fattori strutturali quali il dissesto delle strade, l’illuminazione talvolta precaria, i binari del tram sporgenti, la presenza di lastroni fuori sede. Temi su cui servono azioni rapide”.
Francesca Romana Cristicini