Roma, 24 apr. – “È con emozione che ho partecipato questa mattina alla reinagurazione del monumento a Walter Rossi che, per un cedimento strutturale, nel marzo dell`anno scorso era caduto a terra a causa di un cedimento strutturale”. Lo scrive su facebook l`assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. “La storia di questo monumento deve essere presa ad esempio- aggiunge- perché è una vicenda che viene dal basso e che scaturisce da una reazione di orgoglio e di lotta della famiglia di Walter, dei suoi amici e compagni che nel 1980 vollero ricordare non solo la sua tragica morte di tre anni prima ma anche la necessità di avere verità è giustizia.
Ora sono le istituzioni, le quali hanno preso in carico questo monumento dal 2007 in poi, grazie all`impegno dell`allora sindaco Walter Veltroni, che devono ringraziare l`Associazione Walter Rossi per la tenacia dimostrata nel tenere vivo il suo ricordo in questi 45 anni. Credo che questa circolarità virtuosa tra cittadini e istituzioni costituisca un percorso prezioso per trasformare la memoria non soltanto in un momento di crescita civile, ma anche di riflessione storica. La memoria, infatti, per quanto preziosa da sola non basta e serve anche la storia e un giudizio equanime e condiviso su quel periodo”.
“Negli anni Settanta Roma- aggiunge-, come altre città italiane, è stata attraversata da una violenza armata cieca e feroce che ha travolto la vita di giovani di opposto orientamento politico e ideologico. La morte di Walter Rossi, cui è stata intitolata anche la piazza dove c`è il monumento alla sua memoria, è particolarmente odiosa perché è rimasta senza colpevoli consegnati alla giustizia nonostante la matrice neofascista sia stata acclarata e inequivocabile. Il suo monumento nelle intenzioni dell`autore Giuseppe Rogolino, che voglio ringraziare insieme con la Sovrintendenza per l`impegno e la professionalità, è stato intitolato sin dal 1980 “Contro ogni violenza” ed è questo il fondamentale messaggio che oggi dobbiamo ricordare per onorare in modo degno la memoria di Walter”
Massimiliano De Stefano