“Il lavoro non è sicuro se non è regolare.
Nella Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul lavoro è fondamentale ribadire l’urgenza di combattere il lavoro nero ma anche tutte quelle sfumature di grigio di cui la cronaca, purtroppo, ogni giorno è piena.
Costruire una nuova “cultura della sicurezza e della legalità” sul lavoro significa investire sui dispositivi salva vita da una parte, ma anche sui controlli, capillari e stringenti, dall’altra.
Significa estirpare le radici dello sfruttamento.
Perciò ho depositato una proposta di legge, ora in esame in commissione lavoro, per contrastare il “caporalato industriale”, situazioni di sfruttamento strutturale e organizzato, a danno dei lavoratori e della collettività, che si verificano in tutti i settori produttivi e in tutte le filiere, attraverso appalti di dubbia legittimità.
Una realtà che la mia terra d’origine, l’Emilia Romagna purtroppo ben conosce.
Il lavoro deve essere quel luogo dal quale si torna sempre a casa.
Luogo di vita e di sicurezza, di diritti e di dignità”, così in una nota la deputata Stefania Ascari ( M5S)